LAURA LUCENTE
Cronaca

Il centro si spopola. Solo 800 resistono. I commercianti:: "Basta affitti brevi"

Salvicchi di Confcommercio interviene dopo la chiusura di Molesini. L’obiettivo dell’associazione di categoria è dare un’occasione ai giovani:. "Serve un piano condiviso per renderla viva anche nei mesi invernali".

Il centro si spopola. Solo 800 resistono. I commercianti:: "Basta affitti brevi"

Il centro si spopola. Solo 800 resistono. I commercianti:: "Basta affitti brevi"

Pochi residenti, spopolamento sempre più costante, mancanza di politiche per incentivare affitti a lungo termine".

Dopo la chiusura nel centro storico di un bene di prima necessità come il market Molesini è tempo di analisi sulle cause e interventi per invertire la rotta.

Ad analizzare la situazione ci pensa la Confcommercio per bocca del referente territoriale Carlo Umberto Salvicchi.

"Non è la prima volta che facciamo questa analisi.

Negli ultimi 20 anni abbiamo evidenziato queste problematiche, ma sempre con scarso successo.

Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, ma è la diretta conseguenza di un processo pluri decennale che è in corso e che ha portato a questa e ad altre chiusure".

Salvicchi nel ringraziare la famiglia Molesini che, "anche se ha chiuso l’attività di rivendita alimentare non va via dalla città, ma rimane nel centro storico con un presidio di alta qualità", mette sul piatto il numero esiguo dei residenti odierni.

"Tra le mura vivono ormai stabilmente non più di 800 persone. Tra loro la maggior parte ha oltre 60 anni"

E poi c’è il tema dei temi: è possibile conciliare il turismo con una città viva di residenti?

"Secondo me assolutamente sì se, però, si governa i processi" conferma Salvicchi.

"Dopo gli effetti moltiplicatori del turismo a Cortona (dal libro di Under the Tuscan Sun al film, fino al Festival di musica che ne conseguì anni dopo) è cambiato radicalmente un processo che ha modificato Cortona.

Il turismo fino ad allora c’era, ma era diverso. Questo ha portato a cambiare la politica abitativa del centro storico. Chi aveva le case le ha ristrutturate per affittarle a breve termine oppure se ne è andato ad abitare altrove perché il mercato immobiliare era in pieno fermento in favore soprattutto di un mercato straniero".

Ed è qui che Salvicchi torna a riproporre un’inversione della rotta con politiche a lungo raggio.

"Sono anni che diciamo che è necessario e prioritario riportare abitanti nel centro storico trovando spazi pubblici da affittare a giovani coppie.

Penso all’ex ospedale che potrebbe iniziare a colmare queste mancanze. Serve un piano che coinvolga dalla Regione alla Provincia fino all’amministrazione comunale con il supporto degli istituti di credito e delle aziende.

Occorre un piano pubblico-privato per restituire quell’immobile alla città.

L’altro fronte su cui agire è quello di facilitare il più possibile chi affitta a lungo termine cercando modalità di sgravio o supporto, penalizzando, invece, maggiormente chi affitta a breve.

È un tema che vorremmo che le forze politiche chiamate fra pochi mesi alle elezioni comunali prendessero in seria e dovuta considerazione". Per il rappresentante della Confcommercio è mancata anche una "moratoria per evitare il proliferare delle attività legate al food".

"Non solo non è stato fatto nulla, ma la crescita è stata esponenziale.

A questo è legato anche il letargo commerciale parziale nei mesi di novembre e marzo e pressoché totale a gennaio e febbraio Se Cortona si trasforma in una Disneyland turistica ne perde tutto il Comune e non solo il centro storico" conclude Salvicchi.