Discarica abusiva a due passi dal centro

Denunciato un giovane: dovrà rispondere di reati in materia ambientale. Nel terreno elettrodomestici e componenti di auto

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di Claudio Roselli

Aveva creato una discarica abusiva a cielo aperto a due passi dal centro abitato di Pieve Santo Stefano e l’illecita attività andava avanti da tempo, senza magari destare attenzioni particolari. Ma oltre allo smaltimento irregolare, di mezzo c’erano anche rifiuti pericolosi e a quel punto la sua posizione si è fatta più delicata. Le indagini hanno ben presto portato sulle tracce di un 27enne pluripregiudicato di Sansepolcro, che si è subito beccato la denuncia dai carabinieri del Comando Compagnia biturgense. Quale sito in cui confluire gli scarti aveva scelto un luogo singolare: un terreno di proprietà demaniale, ubicato al di sotto del cavalcavia della E45 in una zona ricca di verde e – come ricordato – non distante dal paese di Pieve. Il luogo adibito a discarica è stato scandagliato da parte degli uomini dell’Arma che, dopo aver effettuato un accurato sopralluogo e un’attenta ricognizione, hanno avviato i primi accertamenti per risalire al responsabile mediante la catalogazione di tutti i rifiuti, per lo più cosiddetti speciali e consistenti in porzioni di mobilio, in elettrodomestici di grandi dimensioni, in apparecchiature elettroniche e in componenti di autovetture.

Ce n’era insomma abbastanza, di materiale, per approfondire il lavoro investigativo; la catalogazione ha consentito l’individuazione del responsabile, appunto il giovane di Sansepolcro già noto alle forze dell’ordine, che ora dovrà rispondere all’autorità giudiziaria di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e aggravata per giunta dalla sopra ricordata pericolosità, avendo i militari rinvenuto anche delle batterie per automobile e camion. Si comprende benissimo quali conseguenze avrebbe potuto provocare per l’ambiente e per la salute pubblica la prosecuzione di una simile attività, che stava deturpando un angolo destinato invece a rimanere incontaminato. E ovviamente l’uomo, oltre a rispondere penalmente, dovrà adesso anche ripristinare lo stato dei luoghi per effetto dell’idonea ordinanza emessa dal Comune di Pieve Santo Stefano. L’operazione dei carabinieri di Sansepolcro rientra nell’ambito dei servizi svolti per la campagna volta a contrastare il fenomeno del traffico dei rifiuti e in questo caso si è trattato di una vera e propria brutta sorpresa. È altresì vero, comunque, che in Valtiberina c’è molta attenzione al rispetto delle normative in materia di ambiente, come dimostrato dai tanti siti scoperti in questi anni dai carabinieri forestali nei vari Comuni del comprensorio.