Dette fuoco e uccise la sua compagna dopo una lite: confermata la condanna a 14 anni

La donna era morta dopo oltre un mese di agonia. L'ultimo passaggio in Cassazione chiude la vicenda giudiziaria. L'odissea di due senza tetto

Un tribunale (foto repertorio)

Un tribunale (foto repertorio)

Arezzo, 18 febbraio 2020 -  Quattordici anni erano e quattordici anni restano. La Cassazione ha respinto il ricordo presentato dagli avvocati dell'uomo che appiccò il fuoco alla compagna, che poi sarebbe morta nel'arco dopo oltre un mese. di qualche giorno.

Una vicenda che fece scalpore, a ridosso del parcheggio Mecenate. Era il settembre del 2014 e dopo una lite Gueran Bonomi, un romeno di 57 anni, cosparse di alcol e poi dette fuoco a Maria Marin, rumena di 49 anni.

Vivevano in una baracca, quindi senza fissa dimora.  Lei corse a chiedere aiuto ad un bar lì vicino ma intanto le ustioni avevano aggredito il suo corpo.

Il romeno era stato condannato in tribunale di Arezzo a 14 anni per omicidio volontario, con lo sconto di un terzo della pena per il rito abbreviato. In appello il reato fu passato a omicidio preterintenzionale con una condanna a 10 anni. Ma la Cassazione aveva fatto ripartire il processo, con il ritorno ai 14 anni iniziali: ora la definitiva conferma con l'ultimo passaggio in Cassazione.