Dal Pd a candidato di centrodestra. Il ribaltone Di Ponte accende il voto

La sua lista civica contro Chienni trova il sostegno degli avversari: duello senza precedenti a Terranuova

Dal Pd a candidato di centrodestra. Il ribaltone Di Ponte accende il voto

Dal Pd a candidato di centrodestra. Il ribaltone Di Ponte accende il voto

L’appello lanciato nei giorni scorsi da Mauro Di Ponte è stato raccolto dal centro destra e a Terranuova si preannuncia una sfida a dir poco inedita.

Da una parte il dem Sergio Chienni, a capo della coalizione di centro sinistra. Dall’altra quello che è stato fino a ieri il suo vice sindaco, con una lista civica che sarà appoggiata anche da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Pli e Unici e Uniti. Era uno scenario che, negli ultimi giorni, si stava affacciando sulla scena politica terranuovese e che ieri ha avuto una ulteriore conferma. Destinata ad incendiare il clima (politico) nella marcia di avvicinamento verso il voto di giugno.

Si va quindi verso un accordo tra Mauro Di Ponte e il centro destra, che si è detto ben dispostao a sedersi attorno ad un tavolo per condividere un programma comune. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Massimo Mugnai, esponente civico dell’associazione Unici e Uniti, che era stato annunciato come possibile candidato per la coalizione.

"Abbiamo assistito alla rottura nel Pd e adesso responsabilmente abbiamo deciso di analizzare e valutare le parole di Di Ponte - ha spiegato il centrodestra - Non ci soffermiamo sulle critiche dell’ex vice sindaco al partito Democratico e alla sua dirigenza: è da anni che denunciamo la tracotanza e arroganza del Pd di Terranuova, siamo felici che anche chi ne faceva parte, adesso, abbia compreso la verità. Il partito Democratico di Terranuova governa prima di tutto per sé e poi per i suoi cittadini".

Di Ponte, il giorno della presentazione della sua candidatura, aveva chiesto a tutti i cittadini, associazioni, movimenti e forze politiche di costruire un’alternativa amministrativa a quella che oggi viene proposta dalla dirigenza del Pd terranuovese. Appello che è stato raccolto.

"Apprezziamo quanto detto dal candidato – ha aggiunto il centrodestra ina nota –. E possiamo dire che, salvo chi cinque anni fa tradì, chi è da sempre di centrodestra rientra tra coloro che sono stati sempre esclusi. Siamo pronti a metterci al fianco di Mauro Di Ponte, in una lista unica e civica, per portarlo alla vittoria e fare vincere con lui anche tutti gli esclusi di Terranuova Bracciolini"".

Riguardo al programma comune, c’è un tema su cui, almeno per il momento, non c’è accordo: la fusione con Loro Ciuffenna. "Per il resto - hanno concluso gli esponenti del centrodestra nella nota - condividiamo gli altri punti proposti da Di Ponte, che erano in gran parte nel programma che il centrodestra stava redigendo, e rappresentano un buon punto di partenza. Lo invitiamo ad un incontro ufficiale per determinare in breve tempo il possibile e auspicabile cammino comune per unirci tutti, con spirito civico, per cambiare Terranuova".

E in attesa del vertice tra l’ex sindaco ribelle (nei giorni scorsi il primo cittadino uscente e in lizza per il terzo mandato gliele aveva ritirate per marcare la distanza ormai siderale tra i due), la mossa del centrodestra è destinata ad innalzare il livello della sfida che a questo punto diventa inedita nelle sue proiezioni. Perchè un ex vicensidaco di centrosinistra che ha chiesto per mesi le primarie e di fronte al silenzio dem scende in campo contro il sindaco ricandidato era già una notizia. Raddoppia la portata nel momento in cui il centrodestra sceglie di sostenere la sua battaglia elettorale.