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Cronaca

Centro storico devastato. Tre vandali minorenni spaccano tutto all’alba. Il sindaco: "Daspo urbano"

Fioriere e altri elementi di arredo urbano rovesciati e rovinati senza motivo. Preso uno dei protagonisti: è caccia agli altri. La condanna di Innocenti.

Centro storico devastato. Tre vandali minorenni spaccano tutto all’alba. Il sindaco: "Daspo urbano"

Centro storico devastato. Tre vandali minorenni spaccano tutto all’alba. Il sindaco: "Daspo urbano"

di Claudio Roselli

SANSEPOLCRO

L’incredibile scenario della prima mattinata domenicale, nel centro storico di Sansepolcro, ha in parte riportato alla mente quello di quel 5 marzo di nove anni fa. Con una sola sostanziale differenza: a provocare i danni non era stato questa volta il forte vento, ma le mani impietose di vandali. Un vero e proprio attentato all’arredo urbano della città e un’offesa al senso di civiltà del Borgo. È bastato compiere un giro lungo le due direttrici principali, via XX Settembre e via Aggiunti, per accorgersi che anche le stradine trasversali non erano state risparmiate. Vasi in coccio e fioriere rovesciati e spaccati in quantità industriale, totem divelti, panchine all’aria, pertinenze devastate, supporti rovinati di fronte ad abitazioni e negozi e, tanto per completare l’opera, cassonetti e contenitori aperti con tutti i rifiuti lasciati per terra e "conditi" da residuati organici.

Lungo l’elenco dei punti presi di mira: ci limitiamo a ricordare il tratto di corso a Porta Romana fra via Piero della Francesca e via Giovanni Buitoni, piazza Torre di Berta, piazza Garibaldi, via Giuseppe Mazzini con il tratto corrispondente della via maestra, via della Fiorenzuola (rotte alcune sedie di un ristorante); la zona dell’arco di Porta Fiorentina, dove sono state ribaltate alcune botti decorative di un locale pubblico e poi gli enormi vasi di piazza San Francesco con l’attiguo versante di fronte all’ingresso del museo civico. In qualche caso, vasi e piante sono stati recuperati, ma una sommaria stima parla di conseguenze a livello pecuniario che arrivano a diverse migliaia di euro, fra la rabbia di residenti e commercianti, che adesso chiedono provvedimenti esemplari a carico dei responsabili, non dimenticando il tormentone che si è scatenato nei social con foto e immagini. Il tutto è avvenuto nel lasso temporale di un’ora, dalle 6 alle 7, tanto che qualche persona già alzata ha udito i rumori da dentro casa. Uno degli autori è stato beccato in flagrante dai carabinieri forestali: si è dato alla fuga in via Santa Caterina, ma è stato quasi subito bloccato e condotto nella caserma della Compagnia biturgense; è un minorenne (17 anni) di origine marocchina che risiede a Pieve Santo Stefano, il quale – a quanto risulta – si sarebbe rifiutato di collaborare con le forze dell’ordine. Ricordiamo che era di turno una pattuglia della Stazione dell’Arma di Monterchi. Ovviamente, il giovane non sarebbe stato solo: si parla anche di un altro minorenne e di un maggiorenne, entrambi algerini e che vivono anch’essi a Pieve, ma non sarebbe da escludere il coinvolgimento di un giovane del posto.

"Sono profondamente amareggiato per quanto avvenuto – ha detto il sindaco Fabrizio Innocenti - e ho deciso di presentare denuncia nei confronti di chi ha commesso questo scempio. So che sono state esaminate le immagini delle telecamere di sorveglianza per poter risalire a tutti gli autori: attendiamo ora che siano ultimate le indagini da parte dei tutori dell’ordine. Come fatto in passato, inoltrerò di nuovo la richiesta di daspo urbano nei confronti delle persone che saranno individuate. C’è però dell’altro. Come sindaco rivolgo per l’ennesima volta un appello ai gestori di locali: avere una particolare attenzione nel controllo della somministrazione di alcolici, specialmente nell’eventualità - come in questo caso - che i clienti siano minorenni".