Cantieri, siluro Covid: fermi via Fiorentina e sede vigili, avanti la Catona

Procede la tangenziale, slittano rotatoria di Santa Maria e palasport di San Lorentino. Doppia canna in autunno. Ancora in stand-by l'orto creativo. Il piano luci

Gamurrini

Gamurrini

Arezzo, 2 giugno 2020 - Cosa va avanti, quello che il Covid ha bloccato, quali sono i nodi principali da sciogliere. La ricognizione a volo d’uccello sulle opere pubbliche in città la facciamo con il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini che è anche assessore al ramo. «Salviamo molto - dice - perché tanti interventi erano stati appaltati e finanziati prima dell’arrivo della pandemia, altrimenti sarebbero stati dolori».

E non si tratta di un programma da poco: dieci i milioni in ballo ai quali si aggiunge il super-bando da 22 milioni per la pubblica illuminazione che cambierà il volto notturno di Arezzo. Ancora Gamurrini: «Abbiamo ventimila punti luce, con il bando delle periferie ne sono stati già sostituiti tremila, altri duemila con vari interventi. Ora con questo piano ne andiamo a cambiare 15mila dotando di led tutte le torri e i monumenti. Di notte chi viene da fuori potrà ammirare lo skyline della città. Nel giro di sette-otto mesi chiudiamo il cerchio, con un risparmio di sei milioni di kw e di centinaia di migliaia di euro all’anno».

Ma torniamo alle opere, partendo da quelle - tante - che vanno a dama. «In partenza a giorni - illustra il vicesindaco - i tre importanti interventi di manutenzione nelle vie Calamandrei, Fiorentina e Romana, mentre è all’ultimo stadio la prosecuzione della tangenziale dalla rotatoria fino a via Buonconte». Al pettine passano anche la passerella di Borgo a Giovi, i lavori a Rigutino (anche la «famigerata» particella C47), Santa Firmina, Pratantico, Patrignone.

Quanto ai denari del bando periferie, quasi un milione di euro verrà fra Saione e San Donato fra asfalto e marciapiedi. «E sempre in quella zona - aggiunge Gamurrini - saranno installate cento telecamere». Via libera anche agli interventi al parco Ducci, al Foro Boario mentre al parco Pertini i lavori sono in via di ultimazione.

Si va avanti anche per i cantieri previsti in via Alfieri, al parco Arno, al palazzetto di Maccagnolo, alle scuole Pio Borri e Modesta Rossi, ai Giardini Porcinai per il prolungamento nell’ambito del piano che riguarda l’intera zona stazione.

Per la doppia canna del Baldaccio bisognerà invece aspettare fino a inizio autunno. Il Covid si porta invece via, data la necessità di dirottare le risorse verso altri lidi, alcuni interventi che erano stati programmati.

Spiega il vicesindaco: «Non parte l’ultimo lotto del palazzetto di San Lorentino e nemmeno il cantiere per il rifacimento dei marciapiedi in via Lazio. Salta anche l’intevento sulla copertura della scuola Bruni con la rimozione dell’amianto, anche se comunque la sicurezza rimane totale. Stop pure per la rotatoria di Santa Maria».

Fin qui le cose certe, stabilite. Ma rimangono appunto tre grossi nodi da risolvere su questioni importanti per l’assetto complessivo della città. E’ intanto attualmente sospeso l’intervento all’intersezione tra via Fiorentina e la tangenziale, inizialmente bloccato per alcune problematiche circa un surplus di spesa rispetto alla cifra prevista sovuto a un cambiamento in corso d’opera.

E al momento tutto tace su questo fronte. Altro versante aperto è quello della nuova sede della polizia municipale in via Fabio Filzi, un investimento da sei milioni che ha provocato più di una polemica.

Secondo le previsioni e nonostante i vari ricorsi (tutti respinti) l’operazione avrebbe dovuto concludersi entro l’attuale legislatura ma a oggi non è stato smosso nemmeno un mattone. La terza vicenda riguarda l’Orto Creativo, la nascita del polo digitale all’ex mercato ortofrutticolo, progetto molto avanzato ma che la pandemia ha finora frenato