Calcolo corretto della Tari. A San Giovanni la vicenda approda in Consiglio Comunale

Sul calcolo corretto della tariffa variabile della Tari il Movimento 5 Stelle di San Giovanni presenterà un'interrogazione al prossimo Consiglio Comunale. Ma l'amministrazione Viligiardi tranquillizza i cittadini.

Tommaso Pierazzi, consigliere comunale dei 5 Stelle

Tommaso Pierazzi, consigliere comunale dei 5 Stelle

Arezzo, 14 novembre 2017 - La corretta applicazione della “tariffa variabile” sul calcolo della TARI sarà al centro di un’interrogazione che sarà presentata al prossimo consiglio comunale di San Giovanni Valdarno dal Movimento 5 Stelle. Iniziativa che prende spunto da un’altra interrogazione, questa volta parlamentare, presentata nel marzo del 2017 dal deputato pentastellato Giuseppe Abbate, che aveva chiesto se la quota variabile della tassa sui rifiuti (TARI) deve essere calcolata una sola volta per tipologia di occupazione, pur se questa risulti costituita da più superfici.

La risposta si è fatta un po’ attendere ma è arrivata in modo chiaro. Non si ricava infatti la possibilità di computare la quota variabile sia in riferimento all’appartamento che per le pertinenze e la suddivisione della tariffa prevede che la parte variabile dipenda dai quantitativi di rifiuti prodotti dalla singola utenza. “In pratica – ha spiegato il Movimento – vuol dire che se abbiamo un appartamento di 100 mq, un garage di 30 mq e una cantina di 20 mq, la tariffa variabile andrà calcolata una sola volta e non tre volte quante sono le superfici totali. All’amministrazione sangiovannese chiederemo se, negli ultimi 5 anni, sono state calcolate correttamente le tariffe, visto che il cittadino ha solo cinque anni per fare eventualmente ricorso dal momento del pagamento”.

Sulla vicenda è poi intervenuto il comune di San Giovanni Valdarno, che ha fatto chiarezza. “I cittadini sangiovannesi – hanno precisato dal palazzo municipale - possono stare tranquilli. Le notizie che arrivano circa possibili errori nel calcolo della TARI sulle pertinenze delle abitazioni non riguardano infatti il nostro comune”.L’ente infatti ha precisato di aver applicato correttamente la “quota variabile” fin dall’istituzione della tassa nel 2014. Sull’argomento da segnalare poi la puntualizzazione di Sei Toscana. L’azienda ha chiarito che a Terranuova Bracciolini in provincia di Arezzo e negli altri comuni delle province di Siena e Grosseto nei quali Sei Toscana ha in affidamento le attività relative alla riscossione del tributo i calcoli della Tari, e quelli relativi alla Tares e TIA negli anni precedenti al 2014, sono corretti. La quota variabile della tariffa legata alla produttività dei rifiuti del nucleo familiare viene infatti richiesta solo sulle abitazioni e non sulle pertinenze. Questa modalità di calcolo è riscontrabile nel retro degli avvisi di acconto e saldo periodicamente inviati all’utenza.