Bufera in famiglia: lite tra padre e figlia, carabinieri chiamati tre volte in poche ore

Il babbo ospita lei e il suo compagno ma i rapporti degenerano: lei lo denuncia per proiettili in casa, lui li caccia, poi scontro e coda in ospedale

I carabinieri fuori dalla casa degli orrori in via XXV Aprile

I carabinieri fuori dalla casa degli orrori in via XXV Aprile

Arezzo, 30 giugno 2022 - Casa dolce casa? No, il vecchio slogan non vale a Terranuova Bracciolini, nel quartiere di periferia dove vive una famiglia allargata ma dai rapporti interni un po' travagliati.

Sono le 19.30 di mercoledì quando ai carabinieri arriva una chiamata di richiesta intervento. A litigare e a discutere con animosità sono il padre e la figlia, che vive nella casa di lui insieme al compagno. All'arrivo dei carabinieri la donna, trentenne, consegna un mazzo di proiettili, dice, di proprietà del babbo. Ma il babbo non ha porto d'armi. Scatta la perquisizione della casa: di pistole o fucili neanche l'ombra ma i militari trovano una spada ed un machete. Che non si armano con i proiettili ma fanno male.

I carabinieri denunciano l'uomo, sessantenne, per il munizionamento e per possesso di armi bianche. E tornano in caserma, forse sperando sia finita così. No, siamo solo all'inizio.

Alle 21.30 nuova chiamata di richiestra intervento. Stavolta a telefonare è il padre, dice che la figlia si era introdotta in casa ed era in corso una sonora lite. Corsa a bersaglio, l'indirizzo ormai lo conoscevano,  Verificano che la discussione è effettivamente senza sconti, che forse c'era stato un contatto fisico e che l'uomo aveva diverse escoriazioni. Il babbo caccia di casa la figlia e viene portato in ospedale per medicazioni.

Fine? Non ancora. A mezzanotte e mezza il centralino dei carabinieri suona ancora. Stavolta a chiamare è il personale della Gruccia. Dicono che c'è un signore sta dando in escandescenze. E' il padre della ragazza: la pattuglia accorre, non si capiscono bene i motivi ma alla fine riescono a medicarlo e mandarlo via. Fine della storia, almeno per ora.