Barboncini stivati nel bagagliaio per il mercato nero: due denunce

Dieci cagnolini trovati dalla stradale di Battifolle stipati in due gabbie all’interno di un’auto. Due giovani fermati alle 4 del mattino: ora gli animali sono stati affidati alle cure dell’Enpa

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di Gaia Papi

Hanno viaggiato per ore ammassati nel bagagliaio di un’auto, uno sopra l’altro, in due piccole gabbie metalliche. Dieci cuccioli di barboncino sono stati salvati dalla polizia stradale.

Due notti fa, ad Arezzo, la Polizia di Stato ha sequestrato e affidato alle amorevoli cure dei volontari Enpa del canile comunale i cuccioli di barboncino che stavano per essere immessi sul mercato nero degli animali.

Erano le 4 del mattino quando una pattuglia della Stradale di Battifolle ha fermato per un controllo una Mazda con due persone a bordo, proveniente dal confine di Stato di Trieste. Un normale controllo, come ne vengono effettuati a decine, ma che ha portato alla luce un traffico di cani.

E’ successo durante la verifica dei documenti del conducente e del passeggero al suo fianco, quando gli operatori hanno sentito chiaramente dei flebili latrati provenire dalla bauliera. Non hanno perso tempo, e hanno chiesto all’uomo al volante di aprirla immediatamente.

E’ a quel punto che gli occhi dei poliziotti si sono incrociati, nell’oscurità rotta solo dalla luce delle loro torce, con quelli imploranti di numerosi cuccioli di cane. Erano chiusi, uno sopra l’altro, in due piccole gabbie metalliche, così, da ore. Arrivati alla Sottosezione, gli agenti hanno liberato dalle gabbie i dieci cuccioli di barboncino, di colore marrone, con appena 60 giorni di vita, risultati senza microchip e senza passaporto, e quindi oggetto d’importazione illegale in Italia. I cuccioli sono stati sequestrati ed affidati all’Enpa di Arezzo a disposizione dell’autorità giudiziaria. I due trafficanti, poco più che ventenni, denunciati sia per il reato di traffico clandestino di animali d’affezione che per quello di maltrattamento di animali.

I cuccioli, arrivati al canile, dove sono stati sottoposti ai primi controlli ed ospitati provvisoriamente, in serata "Sono stati trasferiti in un luogo diverso per ragioni igienico sanitarie" fa sapere il presidente di Enpa, Sandra Capogreco. "Dopo le prime cure al loro arrivo, i medici dell’Asl li hanno visitati; ora spetterà ai nostri veterinari fare ulteriori accertamenti sulle loro condizioni. Ma fino a quel momento preferiamo tenerli in un luogo diverso dal canile per, ovviamente, salvaguardare gli altri nostri ospiti" continua a spiegare. Poi partirà l’iter burocratico previsto in queste occasioni. "Per noi rimangono prioritarie le loro condizioni". E lancia anche un appello agli aretini: "Non vi precipitate in canile per adottare i cuccioli. Abbiamo già tante richieste arrivate nei mesi scorsi che dobbiamo valutare, l’ultima parola spetterà poi alla Procura".