I big della moda sulla lizza: tribune lasciate pochi giorni dopo la Giostra per la sfilata

Ambizioso piano di Beppe Angiolini: il nodo della data per non ingessare troppo la piazza. In passerella anche le donne operate al seno. In arrivo Dolce e Gabbana?

beppe angiolini

beppe angiolini

Arezzo, 25 aprile 2019 - «Corre la prima sfilata la modella del quartiere...»: che succede alla Giostra? Niente, tranquilli: resta tutto esattamente com’è. Solo potrebbe offrire l’occasione, in un giro questo sì veloce di giostra, di una «contaminazione» senza precedenti. La grande moda sulla lizza, la rincorsa al Buratto trasformata in un carosello di bellezza. E dalle tribune un pubblico che non tifa per un quartiere ma magari per una grande griffe.

E’ l’idea che zitto zitto Beppe «Sugar» Angiolini ha messo a punto, naturalmente in sintonia con il Comune e con la Fondazione, che poi è la regista dell’estate aretina. Ancora niente di definitivo ma un progetto al quale manca solo l’ultimo giro di viti. In sintesi? Beh, semplice: tenere su le tribune della Giostra solo pochi giorni oltre la manifestazione. E farne una tribuna per un evento che in piazza Grande sarebbe senza precedenti.

Se ci sono nodi da sciogliere, almeno in base a quanto filtra, è proprio sulle date. La Giostra di giugno in caso di pioggia dovrebbe essere recuperata il giorno dopo, cioè la domenica 23. Nell’incertezza non puoi organizzare altro. Quindi sotto con il weekend successivo? No, la linea non convince. Primo perché ingesserebbe la piazza e i suoi locali per troppo tempo. E secondo perché a Parigi partono le giornate dell’alta moda e gli arrivi sarebbero quasi impossibili.

E allora? Sembra prendere corpo una soluzione «feriale», magari all’inizio della settimana dopo le carriere. Una sfilata dal doppio significato. Uno portare qui alcuni dei protagonisti di quel mondo: tra le ipotesi, ancora tutte da confermare, si fanno quelle di Dolce e Gabbana o di Scervino ma dal cilindro potrebbe uscire anche dell’altro. Angiolini coronerebbe così il sogno di connotare la piazza non solo con i mercatini ma anche con eventi di qualità, portando qui alcuni dei colleghi che da presidente ora onorario della Camera Italiana Buyers Moda frequenta ormai da anni.

Ma tra i significati si nasconde anche uno più alto: far sfilare non solo modelle tradizionali ma anche donne lontane da questo mestiere. E in particolare quelle di Andos, una onlus che opera a favore di chi ha subito un’operazione al seno. Un modo per sentire la moda più vicina e insieme per sensibilizzare sia chi affronta la malattia sia chi la incrocia da lontano. Un segnale di speranza, che in qualunque condizione è possibile farcela anche mantenendo integra la propria femminilità. L’idea infine ricomincerebbe ad accendere i riflettori sulla piazza.

Che proprio a luglio vivrà le ore più intense, compresa la classica cena in bianco dell’Ascom. Sotto le logge, lì dove Angiolini vorrebbe completare la serata della moda proprio con una grande tavolata. Un modo anche per venire incontro ai ristoratori: il sacrificio di pochi giorni in più di tribune in cambio di un’occasione più unica che rara di spettacolo in piazza e insieme di lavoro. Aspettando che la prima modella si presenti puntuale alla prima sfilata. O sarà una carriera?