I lampioni si riaccenderanno prima, ridotta la fase più buia della sera

Davanti alle proteste il Comune corregge il tiro: il posticipo sarà solo di 20 minuti, guadagnandone 40 di luce Restano invece uguali lo spegnimento anticipato della mattina e quello dei parchi pubblici di notte

sacchetti

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Arezzo, 2 dicembre 2022 - Non si placano le polemiche dei cittadini per i lampioni spenti, ma adesso il Comune annuncia di aver rivisto gli orari di accensione della pubblica illuminazione. Non più posticipati di 1 ora la sera ma solo di 20 minuti. «Arezzo è troppo buia, il Comune deve fare qualcosa». Le segnalazioni riguardano le vie del centro storico così come tutto il reticolo di Saione, fino alla centralissima Guido Monaco. Proteste arrivate sia al giornale che a Palazzo Cavallo.

«Le lamentele sono state tantissime – ammette l’assessore Marco Sacchetti – e ci sono problemi legittimi, comprendiamo i disagi ma abbiamo preso la decisione per far fronte al caro bollette ma anche per dare un piccolo contributo a superare la situazione che stiamo vivendo. Il rischio potrebbe essere anche che finiscano le scorte di gas, a quel punto i razionamenti verrebbero imposti. Pur convinti abbiamo deciso lo stesso di rivedere un po’ gli orari iniziali. E’ già in corso l’adeguamento, verrà rivisto l’orario di accensione: ritardato non più di 1 ora ma solo di 20 minuti. In alcune zone della città è già effettivo, nelle altre lo sarà a giorni. Resta invariato lo spegnimento un’ora prima».

Invece che 2 ore al giorno di luce il Comune risparmierà sulla bolletta 1 ora e 20 minuti, restituendo ai cittadini 40 minuti di pubblica illuminazione la sera. Palazzo Cavallo aveva adottato le misure straordinarie per far fronte al caro energia. E tra le mosse c’erano i tempi di accensione e spegnimento dei lampioni. Ma per i cittadini che hanno protestato risparmio non fa rima con sicurezza. «Le strade sono al buio in momenti clou», le proteste sono fioccate. C’è chi chiede di tornare al vecchio orario di accensione pomeridiano e chi avanza teorie che vanno dai lampioni accesi a lati alterni, fino a un lampione sì e uno no. «Ci siamo dati tempo per valutare gli effetti sulla bolletta di questi ritocchi – dice Sacchetti – siamo appena partiti, a fine anno faremo un consuntivo. Non è tecnicamente possibile accendere un lampione si e uno no, né illuminare solo un lato della strada, comporterebbe problemi alla circolazione, quella attuata era l’unica soluzione, la stessa di altri comuni». «Un’ora di buio in più comporta un risparmio di 130 mila euro all’anno. Due ore portano il risparmio a 260 mila euro» aveva detto l’assessore Sacchetti nei giorni scorsi. «Il conto è dinamico, una stima previsionale che serve ad orientarsi sui risparmi a bilancio 2023: non sappiamo cosa accadrà l’anno prossimo, magari dovremo intervenire in altro modo. La pubblica illuminazione è in concessione e il costo dell’energia non è fisso, non siamo in grado di quantificare gli effettivi risparmi, ma volevamo dare un esempio in questo momento particolare».