Superstrada-scandalo, "Vergogna E45" scrive al governo: evitate un'altra strage annunciata

Dopo l'ecatombe di Genova ancora un grido d'allarme del gruppo Facebook sulla Orte-Ravenna sulle pessime condizioni della grande arteria. Lettera a Conte, Salvini. Di Maio e Toninelli

Cedimenti di asfalto sulla E45

Cedimenti di asfalto sulla E45

Le tragtedie purtroppo non si annunciano prima. Ma certo se qualcuno avesse dovuto scommettere un centesimo sull'ipotesi del crollo, prima che al ponte Morandi di Genova, teatro dell'ecatombe di martedì, avrebbe puntato il dito sulla superstrada dello scandalo, ossia la Orte-Ravenna, megòlio nota come E45. Lì da anni si inseguono gli allarmi sulle pessime condizioni di un'infrastruttura nata male e vissuta peggio.Infatti, a rilanciare l'allarme dopo il massacro genovese di cui ancora non si conoscono appieno le dimensioni, è il gruppo Facebook "Vergogna E45", nato appunto per denunciare lo stato di quella mulattiera che è stata pomposamente ribattezzata come superstrada.

Ecco allora che le amministratrici del gruppo scrivono una lettera al presidente del consiglio Conte, ai suoi vice Di Maio e Salvini e al ministro delle infrastrutture Toninelli per chiedere interventio urgenti ed evitare un'altra tragedia annunciata, con la: “richiesta di intervento urgente per la messa a norma e in sicurezza con risanamento strutturale dei viadotti per scongiurare l’ennesima strage annunciata“.

In che condizioni sia la E45 lo possono constatare di persona in queste settimane tutti i vacanzieri che dal centro Italia scelgono l'Adriatico per le loro ferie: in pratica, da Sansepolcro a Cesena, per parlare di uno dei tratti più frwquentati, ci saranno al massimo dieci chilometri in cui la superstrada è davvero a quattro corsie. Il resto è un toboga di deviazioni, sensi alternati, trasferimenti del traffico su viabilità alternativa, ovvero le vecchie statali e provinciali. Arrivare al mare o tornare è un'impresa, anche per colpa degli ultimi eventi che hanno aggravato la situazione della E45: il crollo a febbraio di una piazzola a Pieve Santo Stefano, su cui la procura di Arezzo sta ancora indagando con i suoi consulenti, l'incendio nella galleria di Verghereto a primavera.

Più l'allarme che era già partito sulla solidità dei piloni dei viadotti e che ha indotto l'Anas a stanziare una novantina di milioni per il rfacimento della carreggiata e delle opere nei punti più critici.Adesso è una corsa contro il tempo, perchè di cantieri aperti ancora non ce ne sono ma dopo quanto è successo a Genova cresce la paura della gente e l'allarme per un'infrastruttura che è sì più giovane di una decina di anni rispetto al Ponte Morandi ma che probabilmente soffre degli stessi problemi strutturali. Del resto, va ricordato che sulla E45 pendono ben due inchieste: una della procura di Arezzo contro gli ex vertici dell'Anas fiorentina per disastro colposo, in fase di rinvio a giudizio, e un'altra analoga della procura di Forlì, alle soglie dello sbocco processuale.