Arezzo, contatto con la cordata Pieroni: imprenditori marchigiani, sono ore decisive

Ieri un incontro a cui avrebbe partecipato il legale di La Cava. Oggi l'assemblea dei soci. Prima vera scadenza il 15 luglio: dovranno essere pagati 70.000 euro

Il direttore generale Pieroni

Il direttore generale Pieroni

Arezzo, 9 luglio 2020 - La pista che punta dritta verso due imprenditori non aretini interessati all’Arezzo, e avvicinati dal vicepresidente Ermanno Pieroni, è ufficialmente aperta. L’incontro tra le parti c’è stato nella giornata di ieri, ma il presidente Giorgio La Cava non ha potuto prendere parte al summit. Il patron del Cavallino per sua stessa ammissione era impegnato a Roma per altri impegni, delegando di fatto il proprio legale di conoscere i possibili acquirenti. Di fatto quella di ieri è stata la prima mossa di una cordata di cui si parla ormai da giorni per non dire settimane.

Due imprenditori non aretini che voci di corridoio localizzerebbero nelle Marche e che il vicepresidente Pieroni ha individuato come i profili giusti da coinvolgere all’interno del Cavallino. Se così sarà lo sapremo a breve anche perchè il calendario della società di viale Gramsci è ricco di impegni a partire da oggi. Alle 11,30 inizierà l’assemblea dei soci.

Un summit a cui prenderanno parte Orgoglio amaranto, che detiene l’uno per cento, e Giorgio La Cava che ha nelle sue mani il 99 per cento. Sul tavolo virtuale - perchè causa Covid-19 sarà possibile svolgere la riunione via streaming - ci saranno gli incartamenti da approvare per rispondere presente alla chiamata della Lega e della Covisoc. L’organo di controllo entro domani pretende di ricevere tutti i documenti sullo stato patrimoniale e quelli relativi all’indebitamento. Il comunicato relativo al ‘sistema di licenze nazionali’ parla chiaro.

La Cava insieme a Orgoglio Amaranto dovrà approvare la trimestrale che arriva fino al 31 marzo 2020. ‘Una trimestrale pesante’ come è stata definita dal comitato nel corso dell’ultima assemblea. Per quanto riguarda la ricapitalizzazione va detto che in tempi normali, senza appunto la pandemia, sarebbe stato necessario provvedere al versamento di almeno 500mila euro, come impone la procedura sportiva.

Di fatto quella civilistica può contemplare una sorta di posticipo proprio perchè tiene in considerazione le difficoltà incontrate dalle aziende a causa del Covid. Molte altre scadenze infatti hanno subito uno slittamento. La prima vera scadenza sarà quella del 15 luglio. In quella occasione servono circa 70mila euro per coprire le mensilità di marzo, aprile e maggio per tutti quei contratti non superiori a 26.644 euro lordi.

Chi salta l’appuntamento incorre in due punti di penalità. La scadenza successiva è quella del 5 agosto tra gli stipendi rimanenti e tutta la procedura per l’iscrizione, compresa l’ormai famosa fideiussione da 350mila euro.

Nel frattempo l’Anconitana, che aveva sondato il terreno per Pieroni, sta per chiudere con Roberto Damaschi e Alvaro Arcipreti. I due dirigenti che riportarono il Perugia in C1 sarebbero stati consigliati al patron dorico proprio da Pieroni che resta nel mirino di altri club attualmente in serie B. a cominciare dal Trapani.