Clochard morto alla Cadorna, aveva 48 anni. Sindaco: "Una pattuglia tutti i giorni"

Causa probabilmente un malore. Ripreso dalle telecamere. Un dramma del degrado. Ghinelli: "Via a controlli dalla mattina presto nella ex caserma"

Degrado alla Cadorna

Degrado alla Cadorna

Arezzo, 18 settembre 2018 - Un clochard è stato trovato morto stamani nel suo giaciglio sotto le scale anti-incendio dell'istituto Cesalpino, che occupa una delle palazzine dell'ex caserma Cadorna. Aveva 48 anni, probabilmente lo ha ucciso un malore. Era al terzo piano delle scale: è stato uno dei docenti della scuola a dare l'allarme, raccolto dalla polizia locale. E uno degli agenti arrivati sul posto ha tentato anche di rianimarlo con un massaggio cardiaco. Ma in realtà l'uomo era morto forse già da qualche ora. L'ipotesi prevalente è quella del malore, non sono state trovate siringhe o elementi che possano far pensare ad altri scenari.

I primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti della polizia locale che hanno subito tentato di rianimarlo: hanno eseguito massaggio cardiaco, respirazione artificale e le tecniche necessarie per tentare di salvarlo. Poi sono arrivati i sanitari del 118 che hanno proseguito, mettendo in atto ogni pratica possibile. Ma non c’è stato nulla da fare: l’uomo era morto.

Sulla vicenda il Pm Iannelli ha aperto un fascicolo. Il problema principale al momento è quello del riconoscimento. Non aveva documenti nè è stato riconosciuto tra i tradizionali senza tetto ormai noti alle forze di polizia locale. 

La polizia locale ha richiesto l’intervento della Scientifica: sono state prese le impronte digitali, proprio per propvare ad accelerare la fase del riconoscimento. Sulla scala c'era solo un giaciglio di fortuna. L'uomo sarebbe stato ripreso dalle telecamere interne al parcheggio intorno all'una. E' stato identificato: veniva dall'Umbria, da Fighillel di Citerna, aveva 48 anni, aveva appena avuto dei contatti con le strutture di accoglienza aretine, come conferma lo stesso sindaco.

Sindaco addolorato che la cosa sia avvenuta anche sotto gli occhi dei ragazzi delle scuole. "Da ora in poi la pattuglia antidegrado partirà la mattina preston proprio dalla ex Cadorna" commenta.

E' un dramma della solitudine e del degrado. Da anni ormai la zona attualmente occupata da parcheggi, uffici del Comune e scuole è uno dei rifiugi dei senzatetto, specie d'estate quando ancora la temperatura consente di dormire all'aperto. D'inverno poi i disperati si arrangiano nelle stanze di quello che fu il corpo di guardia della caserma, anche se l'accesso è diventato da tempo quasi impossibile essendo stati murati gli accessi scoperti.

La vittima di questo dramma si era ricavata una sorta di cubicolo fianco a fianco con la scuola che ha riaperto i battenti proprio ieri. Il malore lo ha colto in totale solitudine, forse nel sonno, e lui non ha avuto neppure il tempo di chiedere aiuto.

La scoperta del cadavere è stata fatta di prima mattina, prima che cominciassero le lezioni. Una storia triste che ripropone l'emergenza sociale dei clochard, i senza tetto che non hanno un luogo in cui rifugiarsi e che si arrangiano alla meno peggio, nonostante ci siano organizzazioni di beneficenza aretine che cercano di assisterli ed evitare loro i disagi peggiori