Alberghi, centro storico in controtendenza: aumento del 15% sui ponti

Confcommercio: "Nel week end oltre il 90% delle camere occupate. c'è già una ricaduta della città di Natale"

La crisi degli alberghi

La crisi degli alberghi

Arezzo, 6 dicembre 2016 - La ricettività aretina potrebbe volare verso il tutto esaurito tra ponte dell’Immacolata e il fine settimana. Lo assicura l’indagine della Confcommercio tra gli alberghi fuori e dentro al centro storico: se per i giorni intorno all’8 dicembre il tasso di occupazione medio è di oltre il 70%, vale a dire che su dieci camere disponibili sette sono già state prenotate, nei giorni del week end si viaggia già oltre il 90%. Merito della concomitanza tra gli eventi della Città del Natale e una gara sportiva di ginnastica che si terrà sabato prossimo.

“Ma da sola, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, finora la Città del Natale ha fruttato alle strutture ricettive del centro storico di Arezzo almeno il 15% di presenze in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - dichiara la vicedirettrice della Confcommercio aretina Catiuscia Fei - abbiamo fatto un sondaggio fra gli alberghi e i b&b con partita iva esistenti nel centro e tutti ci confermano di aver riscontrato dall’ultimo fine settimana di novembre una presenza più alta di individuali italiani”.

Già il week end dell’inaugurazione del villaggio tirolese ha attirato quindi in città visitatori che altrimenti non sarebbero venuti. “Alcuni turisti, addirittura, hanno dichiarato espressamente alla reception di essere venuti per il Mercatino tirolese di piazza Grande e hanno poi chiesto cosa altro ci fosse da vedere in città!”, aggiunge. “I dati più precisi ci arrivano ovviamente dagli alberghi, che hanno gestionali adatti a fare il confronto perfino delle richieste di prenotazioni. Gli operatori dei b&b vanno più “di pancia”.

Più difficile, anzi impossibile, fare il conto delle presenze nelle strutture che sfuggono alle statistiche, come gli affitti turistici”, spiega la responsabile del turismo di Confcommercio Laura Lodone, “basti pensare che su Airbnb ci sono ben 311 privati che offrono camere o case in affitto, il 90% delle quali è in centro storico”.

Per gli alberghi fuori dal centro storico, gli eventi della Città del Natale hanno inciso meno, ma qualcosa si sta muovendo: “una grande struttura ci ha parlato ad esempio di un gruppo in arrivo per il Villaggio Tirolese, per gli altri si tratta ancora di pochi individuali”, dice la vicedirettrice della Confcommercio Catiuscia Fei, “ma il punto è un altro: se il prossimo anno l’organizzazione della Città del Natale, non solo quella del Villaggio Tirolese, potesse partire già dalla fine dell’estate, con lo stesso investimento economico si potrebbero ottenere risultati molto più visibili in città e, come minimo, raddoppiare l’incremento di turisti che pernottano”.

Confcommercio auspica quindi una programmazione anticipata degli eventi, in modo da poter promuovere il pacchetto ‘natalizio’ nei tempi giusti per intercettare il turismo italiano. “Diamo atto al Comune di aver fatto un grande lavoro nel mettere insieme tante realtà diverse per la Città del Natale. Ora, oltre allo strumento politico di condivisione delle attività, che ancora manca, ci vuole anche un’operatività più incisiva per mettere in campo la strategia e la realizzazione degli eventi, poi il monitoraggio del loro impatto economico sulla città e della reputazione costruita”.

Un monitoraggio che riuscirebbe ad intercettare anche le opinioni dei tantissimi visitatori arrivati in città soltanto per poche ore: circa 150mila le presenze stimate dagli organizzatori nei primi tre giorni di apertura (25, 26 e 27 novembre) dal solo Villaggio Tirolese.