Carnevale: è arrivata la notte del gran finale dopo un mese di gioia e polemiche

La città ha vinto la sua scommessa, ma ancora si interroga sul futuro GIURIA DEL CARNEVALE, SI CAMBIA / GRAN FINALE DI NOTTE / CARNEVALE CON IL REGISTA VIRZI' / IL CARRO DI BIG LUCIANO SPOPOLA SUL WEB / IL MARCO POLO TIENE ALTA LA BANDIERA DEL BUONUMORE / RENZI E MERKEL PROTAGONISTI / FOTO DEI CARRI

Il carro vincitore (foto Umicini)

Il carro vincitore (foto Umicini)

Viareggio, 28 febbraio 2015 -  SIAMO arrivati al dunque. Di un Carnevale penato fino all’ultimo, figlio di quella precarietà strutturale che ormai ha avvolto tutta la città. Un Carnevale che comunque, quando è arrivato un mese esatto fa, ha scosso l’anima di chi gli ha aperto il cuore. Che ci ha diviso, con l’aumento dei biglietti; che ci ha fatto ridere, con quelle boutade tra viareggini e viareggesi; che ci ha fatto riflettere, con il manifesto dei 100 contro le scelte del commissario Stefano Pozzoli, su quale strada prendere per costruire il futuro della manifestazione; che ci ha incantato, nel sogno di quei costruttori che ancora vivono e lo realizzano il Carnevale; che ci ha reso orgogliosi, quando siamo finiti davanti all’obiettivo della telecamera di Paolo Virzì. E che ci emozionerà oggi, quando Simone e Irene – due giovani viareggini – si sposeranno a bordo de «Il dolce è servito».

Comincia all’ora di pranzo, con una promessa d’amore, l’ultima lunga giornata di questo Carnevale. I cannoni, che daranno il via alla sfilata, scoppieranno però alle 18.30; e in tre ore si consumerà l’epilogo di questa 142esima edizione; rimasta in forse fino a ottobre. Nel mezzo, dalle 15, ci sarà l’animazione delle maschere isolate in piazza Mazzini, l’esibizione dei cantanti del Festival di Burlamacco che con il loro entusiasmo sono riusciti a non interrompere la storia musicale della città, e quella di Rebecca Toschi giovane voce italiana arrivata a Viareggio grazie agli ‘Amici di Burlamacco’. Un gruppo che con i ‘Burlamania’, il ‘CarnevalCorsaro’ e i ‘Burlamatti’ trasportano a bordo delle loro carrette il senso popolare di questa festa. Che, nel bene o nel male, riesce sempre a smuoverla questa città; che nell’apatia ha trovato il suo peggior nemico. Poi, dopo le 21.30, tutti appiccicati sotto gli altoparlanti dislocati lungo il circuito, per scoprire le classifiche. O almeno provarci. Non si sentirà niente, lo sappiamo. Allora ce le bisbiglieremo nelle orecchie, come in un telefono senza fili, i verdetti che Daniele Maffei leggerà da piazza Mazzini. Infondo anche questo classico inconveniente, se vogliamo, fa parte ormai della tradizione. E mentre qualcuno festeggerà, altri si troveranno a dover smaltire una delusione. Lo faranno sotto una cascata di fuochi artificiali. Uno spettacolo organizzato e costruito dalla ditta Mazzone di Orbetello, che promette di lasciare senza fiato. Gli alberghi sono pieni, anche se solo per una notte, e ci sarà il sole a scaldare l’aria, ma il corso si svolgerà sotto la luna. Per la prima volta vedremo le costruzioni sotto un’altra luce, quella artificiale. Pronti a rivedere ogni giudizio, a lasciarci stupire un’altra volta. Per il resto, oggi è Carnevale «chi vuol essere lieto sia». Perché del doman non v’è certezza.