Polizia municipale di Terni sotto organico ma tempestata di richieste

I vigili urbani capro espiatorio delle molteplici difficoltà tipiche di un capoluogo di provincia. E qualcuno afferma: "Dobbiamo ancora conoscere il nostro assessore di riferimento"

La sede dei vigili urbani di Terni

La sede dei vigili urbani di Terni

Umbria, 16 settembre 2014 - Dovrebbero essere 140, sono 104. Devono occuparsi dei divieti di sosta, dell'occupazione abusiva del suolo pubblico, dei parcheggi per disabili invasi dai furbetti, dei flussi di traffico davanti alle scuole o di fronte ai mercatini, degli incidenti stradali e molto, molto altro ancora. E' la routine. Ma negli ultimi giorni, a Terni l'invocazione al pizzardone sta conoscendo una escalation che ha pochissimi precedenti. Tutti reclamano una maggiore presenza dei vigili urbani per le vie del centro. Consiglieri di maggioranza, consiglieri di opposizione, cittadini. Ma mentre questi ultimi hanno un diritto e nulla possono fare per modificare la situazione, i primi (consiglieri e amministratori comunali) oltre a godere degli stessi diritti avrebbero anche la possibilità concreta di migliorare una situazione in cui gli agenti di polizia municipale di Terni solo soltanto cittadini vittime con la divisa. Lo si capisce facendosi un giro al "Pentagono", come è stata ribattezzata la nuova sede della polizia municipale di Terni in Corso del Popolo. Aprendo occhi e orecchie, parlando con qualche vigile impegnato nei servizi su strada, o con qualche sindacalista che fa la spola tra un ufficio e l'altro. I vigili ternani sono sotto organico da anni e nessuno, a oggi, si è mai curato di una vera operazione di rimpolmamento delle fila fatti salvi sporadici interventi spot per il turn-over.   Sono ormai trascorsi anche i famosi primi 100 giorni della nuova consiliatura, ma pare che al Pentagono il nuovo assessore alla polizia municipale, Christia Falchetti Ballerani, debba ancora presentarsi in veste ufficiale per dire agli agenti e ai dirigenti qual è la visione e il futuro della polizia municipale secondo l'amministrazione del secondo mandato Di Girolamo. "Al momento non c'è stato alcun incontro con il nuovo assessore" conferma un sindacalista che aggiunge: "speriamo avvenga presto perchè qui la situazione comincia a farsi critica". Critica non nel senso delle pressanti richieste di maggior presenza da parte dei cittadini e di alcuni consiglieri comunali ("richieste che comprendiamo" afferma lo stesso sindacalista), ma critica a livello pratico. Oltre alla cronica carenza di organico, infatti, i vigili urbani spesso sono costretti a comparsi il vestiario di servizio con i propri soldi perchè le forniture arrivano con un ritardo siderale. Le auto di servizio sono spesso sporche e - stando ai racconti - vengono altrettanto spesso ripulite dagli stessi agenti. Ma gli agenti da soli, ad esempio, non possono né pulire, né sostituire i filtri antipolline delle auto di servizio dotate di climatizzatore. Eppure trascorrono in auto molte ore della giornata. "Non ci viene più riconosciuto nemmeno l'equo-indennizzo - aggiunge il sindacalista - E ciò significa che se durante una contestazione un cittadino ci usa violenza procurandoci ferite più o meno lievi, nessuno ci indennizza". I servizi su strada, inoltre, dovrebbero essere svolti a coppia, ma proprio la carenza di organico rende praticamente impossibile tale "assetto" che darebbe una prima risposta alla richiesta di maggior presenza, ma allo stesso tempo tutelerebbe anche i singoli operatori tra i quali il numero di donne non è trascurabile. "Da parte nostra - dicono due agenti appena rientrati al Pentagono - c'è la massima disponibilità a fare di più e meglio, ma senza le condizioni minime indispensabili...come si fa?".

anfa