DANIELE CERVINO
Sport

Perugia raggiunto due volte dall’Ascoli, pari tra silenzio e rabbia / FOTO

Spalti deserti: i tifosi restano fuori dal «Del Duca». Non bastano al Grifo i gol di Guberti e Dezi

Guberti duella con Mengoni

Ascoli Piceno, 20 novembre 2016 - Quattro gol nel silenzio. Il Perugia, due volte in vantaggio in trasferta ad Ascoli, si fa riprendere dai padroni di casa, davanti alle telecamere delle tv e a pochi dirigenti in tribuna. Perchè tutto intorno è vuoto. Spalti deserti, per via del divieto di fare entrare i tifosi dopo le scosse di terremoto che hanno reso «inagibile» il Del Duca.

Dentro lo stadio è battaglia, fuori rabbia. Perchè migliaia di tifosi bianconeri locali, esclusi per motivi precauzionali, hanno comunque seguito il match dall’esterno dell’impianto la cui agibilità non è stata ancora accertata. Il sindaco di Ascoli Guido Castelli si è assunto la responsabilità di far giocare comunque il match per evitare il terzo rinvio in seguito al sisma. Presente in tribuna anche il presidente della Lega di serie B, Abodi.

Clima surreale nell’impianto sportivo dove sono presenti solo gli addetti ai lavori. In tribuna alcuni tifosi portatori di handicap e poche decine di persone. Nonostante cio’, non sono mancati alcuni momenti di tensione in tribuna centrale per un presunto diverbio tra il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, e altri dirigenti umbri con agenti della security con il coinvolgimento dei pochi tifosi ascolani presenti e dell’assessore comunale Giovanni Silvestri. Santopadre inoltre è stato insultato e beccato da alcuni tifosi di casa.

Quanto alla partita è il Perugia a recriminare, perchè due volte in vantaggio è stato  raggiunto e fermato sul 2-2. In rete prima Guberti al 19’, poi pareggia Perez al 7’ della ripresa. Al 31’ nuovo vantaggio umbro con Dezi prima del pari finale di Cacia.

Nei bianconeri Giorgi giostra dietro le punte, Bucchi lancia il 4-3-3 con Di Carmine, Bonaiuto e Guberti. Nei primi minuti spreca Cassata da ottima posizione, poi al 19’ Guberti porta avanti i suoi con un destro che beffa Lanni. Quattro minuti dopo Di Carmine si mangia il raddoppio prima che Addae non riesca a ribadire in rete da pochi passi. Prima dell’intervallo Rosati salva tutto sul colpo di testa di Augustyn.

Nella ripresa al 7’ pari di Perez, che da due passi non sbaglia. Di Carmine sfiora ancora il vantaggio, poi al 31’ Dezi fulmina Lanni dopo un grave errore di Augustyn. A undici dal termine però il bomber Cacia di testa sorprende tutti, compreso Rosati. Finisce 2-2: Ascoli a quota 15, Perugia sale a 24 lunghezze.