Pier Francesco De Robertis
Cronaca

Le buone ragioni di una foto brutta

Il direttore de La Nazione risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Firenze, 4 settembre 2015 - Caro direttore, non sono d’accordo sulla pubblicazione di una foto che ritrae il corpicino morto di un bambino sulla spiaggia... Come voi altre testate lo hanno pubblicato, ma c’è un limite a tutto. Anche all’informazione. Generalmente le foto cruente sono oscurate. Questa no. Immaginatevi genitori con bimbi. No, non va bene.

Daniele Bussotti

Caro Bussotti, la scelta di pubblicare la foto del bambino siriano morto su una spiaggia turca è stata ovviamente meditata, e sofferta. Ma a distanza di un giorno, e non perché abbiamo visto che anche altri giornali hanno fatto come noi, la ritengo giusta. La foto è ovviamente forte, orrenda per la realtà che rappresenta, ma le ragioni che hanno portato a decidere di pubblicarla sono buone. Lei e anche altri lettori possono non esser d’accordo con noi, ma chiedo a tutti di concederci il beneficio delle buone intenzioni, che erano quelle di voler scuotere le coscienze su una realtà di cui ormai non possiamo più non tener conto, e forse il fatto che tutti i giornali del mondo l’abbiano pubblicata ha colpito nel segno. Stia sicuro, non l’abbiamo fatto per dare spettacolo. Anche noi abbiamo figli e non siamo così cinici da non commuoverci di fronte a un bambino di tre anni che affoga.