Sgarbi: "Sto lavorando per portare all'Expo la Venere di Botticelli". Acidini: "Decide il ministro"

Sgarbi ha spiegato che il progetto è solo all'inizio ma che spera di convincere gli Uffizi a concedere l'opera. La soprintendente ricorda che sono due gli ordini di considerazione per quanto riguarda il prestito di opere d'arte, uno afferente alla conservazione e l'altro all'opportunità

LaPresse

LaPresse

Firenze, 24 agosto 2014 - Un'ipotesi destinata a far discutere e, conseguentemente, a suscitare un tam tam di polemiche. E quale tema poteva essere così delicato se non il progetto di Vittorio Sgarbi di portare la Venere di Botticelli all'ExpoSgarbi, ambasciatore della Cultura della Regione Lombardia per l'Expo 2015, dopo le ultime polemiche per il rifiuto del comune di Cremona di concedere, l'opera 'L'ortolano' di Arcimboldo, ora pensa al capolavoro botticelliano. Il critico d'arte ha spiegato che il progetto è solo all'inizio ma che spera di convincere gli Uffizi a concedere l'opera. 

Sgarbi, replicando all'Ansa, ha fatto sapere: "Ma quale Arcimboldo?, io sto lavorando per portare all'Expo dagli Uffizi di Firenze la 'Venere' di Botticelli, oltre che i Bronzi di Riace..". "Pensare che Expo sia un Bengodi da cui tutti dovranno trarre vantaggio e' da mentalita' malata - ha aggiunto Sgarbi riferendosi agli amministratori cremonesi e calabresi - Credere che uno giunga dall'Australia per Expo e poi sia disposto ad arrivare fino a Cremona o Reggio Calabria per vedere una singola opera e' da pazzi: secondo me le citta' che trarranno beneficio dall'evento, oltre Roma e Milano, sono Venezia, Firenze e Torino". Proprio alla Reggia di Venaria Reale, vicino a Torino, Sgarbi, sta pensando di portare la Venere di Botticelli, durante l'Expo.

Sgarbi ha spiegato che il progetto e' solo all'inizio ma che spera di convincere gli Uffizi a concedere l'opera. "Certo Firenze non ha bisogno della visibilita' di Expo come Reggio Calabria o Cremona - ha aggiunto - ma credo che un sostegno economico potrebbe fare comodo anche agli Uffizi". Sgarbi ha accennato ad una cifra tra 600.0000 e gli 800.000 euro. Tornando alla questione dei Bronzi di Riace e del dipinto di Arcimboldo, il critico d'arte si e' scagliato ancora contro 'l'ottusita'' di certi amministratori. "A Milano avrebbero quei milioni di visitatori che adesso si sognano - ha detto - senza escludere il ricavo economico che per la Calabria potrebbe aggirarsi attorno ai 5 milioni di euro". "Ma se per i Bronzi posso garantire 5 milioni di euro e per la Venere 8000.000, cosa dovrei dare a Cremona per il suo dipinto? 50 euro, 250? - ha continuato il critico - Come ho gia' detto ieri che se lo tengano...". "C'e' una specie di incubo attorno a questo Expo che impedisce di lavorare serenamente - ha concluso - ma tanto e' tutta la vita che devo combattere contro i pazzi".

 

La valutazione sull'opportunita' di spostare la 'Nascita di Venere' di Sandro Botticelli dalla Galleria degli Uffizi spetta al ministro. Lo afferma la soprintendente del Polo museale fiorentino Cristina Acidini. Sono due gli ordini di considerazione per quanto riguarda il prestito di opere d'arte, ricorda la soprintendente, uno afferente alla conservazione e l'altro all'opportunita'.

 

"Per quanto riguarda la conservazione e il rischio - spiega Acidini - dovra' essere compiuta una valutazione relativa alla movimentazione e per un' opera che non e' stata soggetta a prestito dovra' essere fatta una verifica ex novo. Qualora lo spostamento si verificasse possibile, entra in gioco l'opportunita'. La 'Venere' venne prestata due volte durante il regime nel 1930 a Londra e nel 1935 a Parigi; poi a Firenze nel 1987 ha subito un lavoro di restauro. Quello dell'opera di Botticelli - puntualizza la soprintendente - e' un tipico caso in cui l'opportunita' o meno, nel periodo dell'Expo, di non consentire ai visitatori di visionare il capolavoro nella citta' dove si trova la puo' fare solo il ministro". "In sede locale ci possiamo far carico di valutare la componente del rischio, ma per l'opportunita' spetta al ministro", ribadisce Acidini. Nel 2007 creo' non poche polemiche lo spostamento a Tokyo dell'Annunciazione di Leonardo. Anche in seguito a quell'evento, su mandato dell'allora ministro ai Beni culturali Francesco Rutelli, fu stata stilata una lista di una ventina di capolavori considerati 'inamovibili' in particolare per trasferimenti all'estero e tra questi fu inserita anche la 'Nascita di Venere'.

 

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro