"Leghi il cane": e scoppia il putiferio. Bottigliate ai carabinieri

In manette un sessantenne di Castelfiorentino

Una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Empoli

Una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Empoli

Castelfiorentino, 29 luglio 2016 - All'invito di tenere il cane al guinzaglio ha risposto coi ‘fatti’. Prendendosela coi carabinieri, a suon di bottiglie lanciate, mancando il bersaglio, e di pugni e calci arrivati a destinazione. Un comportamento costato le manette a un uomo di 62 anni, italiano e residente a Castelfiorentino: resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazioni sulla propria identità, l’accusa. Scattata al termine di una serata trascorsa alla festa del Partito democratico di Castelfiorentino, mercoledì. Proprio tra gli stand della manifestazione, è scoppiato il parapiglia quando era da poco passata la mezzanotte.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione locale, a innescare la scintilla è stato l’eccesso di ‘libertà’ concesso dall’uomo al suo cane. A quanto pare, il quattro zampe era libero di muoversi, senza che il proprietario lo tenesse a bada con il guinzaglio. Alcune persone presenti si sono lamentate chiedendo che fossero presi provvedimenti. A quel punto, sono intervenuti i militari: si trovavano alla festa per un servizio di pattugliamento e controllo del territorio. Anche alla luce degli spiacevoli episodi accaduti nei giorni scorsi sempre tra gli stand della manifestazione, ospitata nella zona sportiva. Uno in particolare, ma non il solo, il 17 luglio. Un 55enne fiorentino venne denunciato per minacce aggravate e possesso ingiustificato di armi al termine di una serata assai movimentata. Anche in quel caso ad accendere gli animi erano state alcune legittime lamentele per un cane lasciato libero tra i tavoli dello stand pizzeria.

Tornando all’altra sera, i carabinieri, ascoltato il racconto dei presenti, si sono avvicinati al proprietario del cane, chiedendogli di metterlo al guinzaglio. Di tutta risposta, l’uomo, incensurato, è andato su tutte le furie, rispondendo per le rime alle richieste delle forze dell’ordine. Sottoposto a controllo, si è rifiutato di fornire le proprie generalità e di mostrare un documento di identità. E non contento, in preda a una furia immotivata, ha pensato bene di mettere da parte le parole, aggredendo i due militari. Afferrata una bottiglia, l’ha scaraventata al loro indirizzo, fortunatamente senza riuscire a colpirli. Prima di darsi da fare con calci e pugni ben assestati. Il tutto sotto gli occhi della gente, incredula. 

Una vera aggressione consumatasi in pochi minuti e conclusasi con l’arresto e il trasferimento del 62enne in caserma. Da lì, l’uomo è stato portato nella sua abitazione ai domiciliari, in attesa del processo per direttissima avvenuto ieri mattina. Convalida dell’arresto, condanna a sei mesi di reclusione con la sospensiva e nessuna misura cautelare, quanto deciso dal giudice.