Alluvione di Livorno, Virzì duro sul sindaco Nogarin: "Sarà portato via in manette"

In un'intervista il regista torna sui fatti di settembre: "Il primo cittadino dovrebbe dimettersi ma non lo fa"

Il regista Paolo Virzì

Il regista Paolo Virzì

Livorno, 20 gennaio 2018 - "Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin dovrebbe dimettersi": a dirlo è il regista livornese Paolo Virzì al Fatto Quotidiano. Parole dure durante un'intervista in cui si è parlato anche di cinema e del suo nuovo fillm, "Ella & John". Virzì, nel parlare del sindaco Nogarin, si riferisce ai tragici giorni dell'alluvione di Livorno del 10 settembre, che provocò otto morti. Per quei fatti il sindaco è indagato per concorso in omicidio colposo.

"Non percepisce l'importanza del ruolo che ricopre, ovvero responsabile dell'incolumità di una comunità - dice Virzì - Non capisco come non abbia l'umiltà di dimettersi rispetto alla cosa enorme che è avvenuta, rispetto all'inadeguatezza enorme che ha dimostrato". Virzì si riferisce in particolare all'app in dotazione al sindaco e che il primo cittadino non avrebbe attivato.

"Il sindaco dovrebbe mostrare onestà e dire di non essere all'altezza di questo compito - prosegue Virzì - Quindi dovrebbe dimettersi. E invece non andrà a finire così. La Casaleggio Associati gli impedisce di dimettersi ma io spero che in cuor suo senta di averla combinata grossa. Andrà a finire che verrà portato via in manette da Palazzo Comunale". Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore la notizia delle indagini sul sindaco Nogarin con un'accusa pesante come il concorso in omicidio colposo. Lo stesso sindaco aveva spiegato di vivere una fase molto dura del suo mandato e aveva ringraziato quanti si erano stretti a lui con messaggi e email.