Piazza Mercatale, drive-in della coca. Controlli dei carabinieri: due arresti

Il pusher, avvertito con sms, usciva da un locale e cedeva la dose

Il tenente colonnello Marco Grandini ed il capitano Vitantonio Sisto durante al conferenza stampa sugli arresti per droga

Il tenente colonnello Marco Grandini ed il capitano Vitantonio Sisto durante al conferenza stampa sugli arresti per droga

Prato, 22 gennaio 2017 - Spacciava cocaina ai clienti con un servizio alla maniera di un drive-in: una telefonata o un messaggio, il pusher saltava fuori da un locale di piazza Mercatale, una macchina (quella del cliente) si fermava e il passaggio rapido di dose e denaro avveniva in una manciata di secondi. Un modus operandi che non è passato inosservato ai carabinieri del comando di Prato, durante una serie di controlli in borghese e con le pattuglie nella piazza del centro cittadino.

A finire in manette è stato un marocchino di 26 anni, sottoposto ad obbligo di dimora: lo spacciatore è stato sorpreso dai militari dell’Arma mentre cedeva una dose di coca ad una ragazza pratese di 20 anni che era andata a ritirate la droga per conto di alcuni coetanei. Il 26enne è stato bloccato proprio dopo essere uscito dal locale e mentre consegnava la «polvere bianca» alla giovane cliente. Il giro di vite dei controlli in piazza Mercatale ha fatto sì che i militari abbiano fermato e denunciato per spaccio di hashish un altro marocchino clandestino di 22 anni.

Nel contrasto alla vendita di sostanze stupefacenti i carabinieri di Montemurlo hanno arrestato a Chiesanuova un marocchino di 26 anni, senza fissa dimora e disoccupato. In realtà il nordafricano - come hanno scoperto i carabinieri - aveva messo in piedi un florido spaccio di cocaina di alta qualità. L’uomo, fermato in via Isarco dai carabineri: è stato identificato e perquisito e trovato in possesso di 50 grammi di cocaina, che aveva adeguatamente nascosti in un risvolto interno dei pantaloni. Un grosso quantitativo di cocaina, che dagli esami di laboratorio è risultata di buona qualità: un ritrovamente che ha fatto pensare non tanto ad uno semplice spacciatore, piuttosto ad un «grossista» della droga. Inizialmente il marocchino non voleva rivelare dove abitava: anzi sosteneva di non avere una fissa dimora. In realtà il 26enne abitava con altri connazionali proprio in via Isarco: forse non voleva rivelare la sua base operativa ai carabinieri.

Lo stupefacente, già diviso in dosi da 0,6 grammi l’una, secondo i calcoli dei carabinieri, avrebbe fruttato, con lo spaccio al dettaglio circa quattromila euro. Previste ulteriori indagini. Le operazioni sono state presentate dal tenente colonnello Marco Grandini che ha sottolineato come siano stati intensificati i controlli e gli interventi in piazza Mercatale proprio per accrescere il versante sicurezza per i cittadini: «Si interviene sullo spaccio di droga, ma non solo perché si vanno a colpire anche altri tipi di micro-criminalità diffusa». Il riferimento è chiaramente anche alle continue liti, ai furti e alla prostituzione «attività che ha ripreso in modo piuttosto evidente». Il tenente colonnello ha anche annunciato che prosegue la presenza della stazione mobile dei carabinieri al Parco Prato «perché i cittadini hanno apprezzato questo posto fisso». Per i due arrestati il magistrato di turno Antonio Sangermano ha chiesto il carcere.

Sara Bessi