Turismo matrimoniale nel Chianti, in aumento le richieste

Il sindac di Barberino: "Opportunità di rilancio"

Gli orientali scelgono il Chianti per sposarsi

Gli orientali scelgono il Chianti per sposarsi

Firenze, 30 agosto 2016 - Il turismo matrimoniale è diventato in poco tempo una nuova opportunità economica per il Chianti. Sono sempre più numerose le strutture che aderiscono al progetto dei Comuni di puntare sull’opportunità di valorizzare il territorio e il suo patrimonio culturale attraverso la collaborazione con le strutture ricettive e gli operatori economici locali. Il wedding tourism è una proposta che piace tanto che, dopo Greve in Chianti che fa da apripista con i castelli di Vicchiomaggio e Verrazzano, anche Barberino sceglie la formula del rito civile tra filari di Sangiovese e colline. Una cantina storica, una villa secentesca, un ristorante e una struttura ricettiva, come Sant’Appiano, Petrognano e Prumiano, hanno stipulato un contratto di comodato d’uso con il comune di Barberino. L’accordo della durata triennale prevede che le aziende concedano al Comune l’utilizzo di uno spazio destinato ad ospitare l’ufficio di stato civile separato e la possibilità di celebrarvi il matrimonio in forma di rito civile.

"Sono centinaia – dichiara il sindaco Giacomo Trentanovi - le coppie italiane e straniere che nel 2015 hanno scelto di sposarsi nei comuni del Chianti. Rilanciamo l’immagine di Barberino con la possibilità di sposarsi, nella forma del rito civile, in un territorio ricco di dimore, torri, casolari, cantine storiche e strutture tipiche che riconducono alle radici della cultura rurale. Il nostro obiettivo è quello di promuovere l’identità del Chianti nella sua essenza più vera intrecciando risorse agricole e tipicità enogastronomiche, tradizioni, eventi culturali, arte e paesaggio". Sono un centinaio le strutture dell’accoglienza a Barberino per una disponibilità di 1.870 posti letto a fronte di una popolazione complessiva pari a oltre 4mila abitanti.