Firenze, 7 maggio 2014 - Nuovo sopralluogo degli investigatori nel punto in cui è stata seviziata e uccisa Andrea Cristina Zamfir, romena di 26 anni martirizzata. E' il delitto di via del Cimitero a Ugnano, al confine tra i comuni di Firenze e di Scandicci. Televisioni e media nazionali parlano senza sosta del delitto del maniaco seriale. E Firenze piomba di nuovo nell'incubo come ai tempi del mostro. C'è una persona che va in giro seviziando prostitute di notte. In un caso, quello appunto della 26enne rumena, i folli intenti sono finiti in tragedia.

C'E' UNO STESSO DNA PER TRE EPISODI - I carabinieri del Racis hanno individuato lo stesso dna per 3 episodi analoghi in cui a Firenze e a Prato un maniaco seriale ha aggredito e violentato, anche con sevizie, prostitute. Gli episodi sono del luglio 2011 a Prato, del marzo 2013 a Ugnano (Firenze), dove due giorni fa e' stata trovata la prostituta uccisa, e del 21 febbraio scorso a Calenzano. Il dna e' stato ricavato dalla saliva che il maniaco ha lasciato sul nastro adesivo usato per bloccare le vittime, al momento di strapparlo con i denti.

UNA PSICOLOGA DEI CARABINIERI PER TRACCIARE IDENTIKIT - Una donna ufficiale dei carabinieri, psicologa del Racis, sara' a Firenze nelle prossime ore per interrogare di nuovo le prostitute che negli ultimi anni hanno denunciato di essere state aggredite, violentate e seviziate, più o meno con le stesse modalita', dal maniaco seriale a cui gli inquirenti stanno dando la caccia e che è ritenuto anche responsabile della morte della prostituta romena Andrea Cristina Zamfir, 26 anni. La psicologa dovrà parlare con le prostitute anche per realizzare un identikit del maniaco, il piu' affidabile possibile. Secondo quanto si apprende infatti le varie denunce presentate agli organi di polizia sui vari episodi riporterebbero descrizioni dell'aggressore non esattamente uniformi, anche in ragione del particolare disagio sociale in cui versano queste donne. Oltre agli aspetti di prostituzione, infatti, alcune avrebbero problemi di tossicodipendenza e di un certo disagio psicologico, circostanze che ne condizionerebbero anche i racconti.

Del possibile maniaco c'è un identikit fisico: un uomo di mezza età, basso, di nazionalità italiana. Sono diverse le vittime in questi anni, almeno a partire dal 2006. Vittime che si sono salvate ma che hanno visto la morte in faccia, in balìa del maniaco. 

INTERVISTA: "FUI MARTIRIZZATA ANCHE IO, MA MI SALVAI" 

LO SPECIALE SUL DELITTO - LINK

Gli investigatori lavorano a tutto campo. Da una parte, controllano le telecamere di sicurezza delle zone di Novoli e delle Cascine per trovare qualche minimo indizio che porti all'assassino. Dall'altra, sono tornati sul luogo del delitto per nuovi rilievi, per capire e ricostruire. Sembra non credibile la pista che porta al racket della prostituzione, a una punizione. Chi ha ucciso Cristina ha voluto in qualche modo infierire su di lei per un suo folle piacere. Lasciando tra l'altro il cellulare e i vestiti della donna a poca distanza dal luogo del delitto. 

UNA PISTA PORTA ANCHE A PRATO - LINK

Intanto, confrontando i diversi episodi, i vertici delle procure di Prato e Firenze si incontreranno per fare il punto sui rispettivi casi. Casi che tra di loro potrebbero essere collegati, per una stessa possibile mano, quella che poi ha ucciso Cristina. 

IL VICE SINDACO NARDELLA

"Come e' trapelato sui media, questa vicenda si lega a un killer seriale, che non ha niente a vedere con la sicurezza urbana della nostra città".  Lo ha detto il vicesindaco  Dario Nardella.

"Comunque io mi sono immediatamente attivato - ha sottolineato - sono in contatto costante con forze ordine, Prefetto, Questore. Proprio al Prefetto ho chiesto di convocare un Cospe, che sara' organizzato lunedi'', affinche' i rappresentanti della citta' siano informati di tutto quello che avviene su questo fronte". Nardella ha aggiunto di avere "fiducia nelle forze dell'ordine coinvolte nella ricerca dell'omicida: spero che sia trovato al piu' presto".