Firenze, 6 maggio 2014 - Ricorda ancora quella notte di due anni fa, quando fu abbordata da un maniaco che potrebbe essere quello che ha ucciso Andrea Cristina Zamfir. Si chiama Martina e come la vittima del delitto di Firenze è rumena ed è una prostituta. Martina parla con le altre prostitute della donna crocifissa e uccisa non lontano da Scandicci. E non dimentica quello che le accadde nel 2012. "Era italiano, alto, fra i 50 e i 60 anni, grasso, con pochi capelli. No, non ricordo tatuaggi o segni particolari. Pero' era notte, non c'era luce".

Lui arrivo' su un'auto piccola, chiara. La fece salire. "Non mi chiese prestazioni particolari - racconta Martina all'agenzia Ansa - Mi disse che mi avrebbe portato a Firenze. Invece, a un certo punto' svolto', e si diresse verso Prato".

Non la porto' dove ieri e' stata trovata Cristina. "No, pero' era un campo - ricorda Martina - una zona di campagna". Una volta arrivati, il cliente si trasformo': "Fino a quel momento era stato tranquillo. Appena sceso di macchina divento' una bestia. Io scappai, ma lui mi rincorse e mi raggiunse. A quel punto gli dissi: 'Faccio quello che vuoi tu'. E lui. 'Voglio vederti nuda". Martina si spoglio'.

"Nel portabagagli aveva un legno, dei cavi elettrici, il nastro adesivo - continua - Mi lego' a un palo, con le braccia incrociate davanti al viso, in piedi. Poi si avvicino' da dietro, prese quel legno e...". Non fini' li'. "A un certo punto - continua Martina - prese come delle tenaglie. Me le avvicino' al petto. Ero terrorizzata. Ebbi uno scatto, gli tirai un calcio proprio li'. Per fortuna si fermo'. Risali' in macchina. Ando' via. lasciandomi legata. Porto' via i miei vestiti, la mia borsa, i soldi, il cellulare, tutto quello che avevo".

Martina riusci' a liberarsi un paio d'ore dopo, strappando i lacci con i denti. Poi, nuda, ando' a chiedere aiuto in una casa vicina. Le dettero dei vestiti. "Feci denuncia - racconta - avevo anche un avvocato. Non so come e' andata a finire. Indicai anche un uomo, me lo fecero vedere in foto. Ma mi sbagliavo. Scoprirono che non poteva essere stato lui".

Su quella vicenda la procura di Prato ha indagato. Quel fascicolo e' uno di quelli confluiti nell'indagine fiorentina del pm Paolo Canessa sull'omicidio di Cristina. Il maniaco non e' scomparso. "Un anno fa e' tornato - racconta Martina - Mi chiese: 'Ti piace il sadomaso?' Io lo cacciai: 'Vai via criminale'. Lui mi grido': 'Stavolta ti ammazzo'. Non sono l'unica. Anche altre qua hanno avuto a che fare con lui".

Due anni dopo i ricordi sono ancora tutti li'. La paura pure. "Si', se ci penso tremo ancora. Ma ora ci sto attenta. Ho cambiato, lavoro di giorno. Di notte e' piu' pericoloso. E i clienti sono peggiori".