Ferretti: "Stringiamo la cinghia e andiamo in B". Classifica, un punto di penalizzazione

Il presidente dell'Arezzo torna a parlare dopo il mancato passaggio di proprietà del cavallino. Il -1 legato al ritardato pagamento degli stipendi

Mauro Ferretti in sala stampa

Mauro Ferretti in sala stampa

Arezzo, 23 giugno 2017 - Mauro Ferretti è entrato nella sala stampa del Comunale poco dopo le 11. Insieme al patron amaranto anche al diesse Gemmi. Sul tavolo il recente passato, la trattativa saltata per il passaggio di proprietà, e il futuro con una stagione da programma nel giro di pochi giorni.

In mattinata è arrivato anche un comunicato da parte di Clouditalia che riguardo all'acquisizione dell'US Arezzo ha smentito categoricamente l'interesse da parte dell'azienda di telecomunicazioni. "In relazione agli articoli pubblicati nei giorni scorsi e relativi alla presunta volontà di Clouditalia - si legge nella nota stampa - di acquisire delle quote di maggioranza dell’Us. Arezzo, smentiamo formalmente quanto riportato dalla stampa. "Non lo so se Clouditalia era interessata all'Arezzo - ha detto Ferretti - ho parlato sempre e solo con Pasquariello negli uffici di Zavaglia".

Iscrizione ok. "Abbiamo provveduto all'iscrizione e ad attivarci presso il Credito Sportivo per l'mipianto sportivo de Le Caselle - ha esordito Ferretti - devo complimentarmi con voi giornalisti per la fantasia. Avete tirato fuori dei nomi di imprenditori che non vedo da anni".

Il presidente è poi entrato subito nel merito della trattativa er la cessione della società. "La trattativa era in corso con un gruppo serio e non inventato - ha aggiunto Ferretti - di questo gruppo ho incontrato il signor Pasquariello il quale aveva il mandato per operare. Si è chiusa ieri la trattativa per mia volontà. I motivi? L'imprenditoria va fatta da persone per bene e non ragionieri in mezze maniche. Mi era stato proposto di chiudere la trattativa dopo aver depositato il bilancio (30 giugno). Noi abbiamo provveduto a pagare Irpef e quanto dovuto però siamo in ritardo nel pagamento degli stipendi a causa della trattativa che era in corso. Così facendo saremo penalizzati di un punto e questo io non lo perdono agli acquirenti".

Avanti con il progetto. "Nel 2013 se non fosse arrivato Ferretti i libri dell'Arezzo sarebbero stati portati in tribunale - ha detto il patron - ho sempre pagato tutto anche i debiti che ho trovato oltre a quelli non ufficiali. L'obiettivo? Nonostante il punto di penalizzazione che arriverà voglio andare in Serie B e poi chiudo con il calcio. Purtroppo per gli stipendi c'è un ritardo. I soldi per pagare staff e giocatori devono andare alla Programma Mutuo (detiene il 99% dell'US Arezzo) e considerando il fine settimana di mezzo è impossibile rispettare la scadenza".

Il prossimo passo sarà la scelta dell'allenatore da qui poi partirà il nuovo Arezzo. Gemmi non è affatto spaventato dalla mole di lavoro che lo attende "perchè nel calcio si crea e si distrugge nel giro di pochissimo tempo. Allenatori e giocatori sono gli ultimi problemi di una società di calcio. Credo nel progetto e resto proprio per questo. Serie B? L'obiettivo è stupire".