Scale mobili, pressing del Comune sulla soprintendenza per coprirle. "Bureca è disponibile"

L'assessore Dringoli risponde ad un'interrogazione di Gianni Cantaloni che sollecita risposte migliori di accoglienza turistica

Le scale mobili

Le scale mobili

Arezzo, 28 ottobre 2014 - Si arriverà ad una copertura delle scale mobili ancora a cielo aperto? Il progetto esiste ancora. E' emerso in risposta ad un'interrogazione di Gianni Cantaloni sul turismo  in consiglio comunale. "In un'ora e mezzo - ha spiegato - un sabato ho stimato la presenza di 5-600 turisti, numeri interessanti con presenze europee ed extra-europee. Penso che il trend di turisti che Arezzo sta scoprendo sia in fase crescente. L'accoglienza che però noi diamo ha molti lati deboli. I turisti sono anche mamme con le carrozzine, persone anziane. La segnaletica è scarna. L'ufficio di accoglienza turistica ha un orario ridotto all'osso. Non credo che quello attuale sia adeguato. E poi le scale mobili: possibile che non si giunga a un accordo con la soprintendenza per una soluzione di copertura?”. ​“Esiste - ha replicato l'assessore Franco Dringoli - l'idea di un progetto di copertura leggera: rispetto alle chiusure del passato c'è adesso da parte della soprintendente un'apertura significativa. Bureca è adesso anche soprintendente della capitale, sarà più difficile parlare con lui ma abbiamo varie cose sul tappeto, una è la copertura delle scale mobili e la porteremo avanti”.