Preoccupazione per la Tte (ex Ciet), la Fiom avverte: "Se le cose continuano così, il 31 ottobre sarà proclamato lo stato di agitazione"

La denuncia: "Situazione intollerabile, cantieri ingestibili e carenti risorse economiche e umane"

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Arezzo, 21 ottobre 2014 - Preoccupazione per i lavoratori della Tte (ex Ciet). Lo rivela la Fiom che in una nota esprime "lo stato di malessere e preoccupazione per le prospettive aziendali della aziente ora in amministrazione straordinaria. Il programma approvato dal ministero dello sviluppo economico prevede il rifinanziamento dell’azienda che può avvenire attraverso la vendita, condizione ineludibile,  per qualsiasi prospettiva o piano di risanamento. I lavoratori stanno soffrendo i limiti connessi all’amministrazione straordinaria per quanto riguarda la gestione complessiva delle attività e, in particolare, la carenza di risorse produttive tra cui: limiti nelle condizioni organizzative dei cantieri, limiti che partono dalla gestione dei mezzi e delle attrezzature fino ad arrivare ad un uso distorto della cassa integrazione straordinaria con un uso incomprensibile dell’attività in subappalto; la carenza di risorse economiche ed umane induce anche a dei ritardi per quanto concerne le pratiche afferentiall’amministrazione straordinaria, alla modulistica relativa alla Cigs,ecc; l’inevitabile assenza di una strategia di rilancio/consolidamento.

Inoltre, i lavoratori stanno subendo il non riconoscimento di alcuni Istituti contrattuali quali la 14° mensilità. Questa situazione diventa ogni giorno sempre più intollerabile. Pertanto, non riscontrando la disponibilità del commissario dell’amministrazione straordinaria, entro la data del 31 ottobre 2014, si aprirà lo stato di agitazione in tutti i cantieri della TTE".