Caccia al pediatra, ancora code il giorno dopo la ressa: pranzi al sacco per non perdere il posto. Le proteste delle mamme

Situazione più ordinata, transenne e numerini precisi. "Ma non poteva essere previsto quello che sarebbe successo?". TENSIONE AL DISTRETTO: LE FOTO

Le mamme scavalcano la finestra

Le mamme scavalcano la finestra

Arezzo, 4 marzo 2015 - Ancora code al distretto sociosanitario di Montevarchi, anche il giorno dopo la ressa di lunedì Code ordinate, con transenne e numeri finalmente regolarmente stampati e non scritti a mano. Tante mamme hanno fatto una presenza ad oltranza. Qualcuna si è portata il pranzo al sacco, pur di non mollare la presa e non rischia di perdere il posto, malgrado i numeretti. "Sono state mandate oltre mille lettere perché tante famiglie erano rimaste senza pediatra: c'era bisogno di fantasia per prevenire quello che sarebbe successo e organizzare meglio le cose?". E' il ritornello più ricorrente che accomuna le ore di attesa e quanti sono lì, ad aspettare il pediatra. O a tentare di mettere il sale sulla coda del preferito, perché poi in questi casi una delle molle è proprio quella di poter scegliere il medico del momento. L'altro aspetto è quello territoriale. Ci sono famiglie di tante realtà e varie zone del Valdarno, che volevano evitare di essere costrette a scegliere un professionista diverso da quello della propria zona abitativa, per poterlo avere a portata di mano.

E così l'altra sera il distretto socio sanitario è stato preso letteralmente d'assalto da mamme e papà per la scelta del nuovo pediatra, forze dell'ordine intervengono per sedare gli animi. E tutto per due nuovi pediatri entrati in organico e un terzo cambiato. ​Secondo quanto riferito l'orario di apertura dei quattro sportelli messi a disposizione dall Asl 8 proprio per evitare disagi era dalle 14.30 alle 17.30 ma già dalla prima mattina oltre 500 persone si erano messe in coda. La situazione è precipitata quando sono stati distribuiti numerini scritti a mano e alcune mamme, temendo di rimanere escluse, hanno addirittura scavalcato la finestra per entrare nella struttura. A quel punto, per sedare gli animi, sono dovuti intervenire i carabinieri, gli uomini del commissariato di polizia di Montevarchi e la polizia municipale che hanno riportato ordine.