Guerrina, ricerche a tappeto lungo il fiume: ma una testimone giura di averla vista a Novafeltria il giorno dopo la scomparsa. Intanto i Ris prendono tempo

Le testimonianze si incrociano e si contraddicono. Altri insistono di averla vista in paese il 1° ma un'ora dopo l'ora fatidica FOTO: LE RICERCHE IN CORSO IN VALTIBERINA PERCHE' PADRE GRATIEN E' INDAGATO

L'inizio della battuta di ricerche in Valtiberina (Rita Celli)

L'inizio della battuta di ricerche in Valtiberina (Rita Celli)

Arezzo, 21 settembre 2014 - La cercano anche lungo il Marecchiai. I carabinieri la cercano con i cani specializzati giunti da Padova. Ma di Guerina non c'è traccia. Se non nei racconti dei testimoni. C’è chi la segnala a Novafeltria il 2 maggio e chi invece giura di averla notata intorno alle 15 del giorno prima ancora a Ca’ Raffaello,  Intanto i Ris prendono tempo: ci vorrà almeno una settimana per avere informazioni esatte sulle macchie di sangue (presunto) e sulle altre tracce biologiche.  Ma quella dell’omicidio non è la sola ipotesi. In questo quadro è difficile collocare la testimonianza della giovane che continua a giurare di aver visto Guerrina a Novalfeltria il 2 maggio. Se davvero la donna fosse andata incontro alla sua sorte il primo, come faceva il giorno dopo a essere nella piazza del Comune? Eppure la giovane insiste:. Le telecamere pubbliche  non confermano, altri che abbiano visto non ce ne sono. 

Altri  testimoni spuntano dinanzi alle telecamere di Chi l’ha visto? che li manderà in onda nella puntata di domani. Amche loro sono convinti di aver notato la casalinga insoddisfatta poco prima delle 15, sempre a Ca’ Raffaello, lungo la statale che sconfina in provincia di Rimini, in direzione appunto del dirupo di Ripa della Valenta, dal lato opposto rispetto alla canonica.  E a proposito di testimoni ne potrebbe spuntare uno importante, una catechista di circa 50 anni molto attiva nella zona pastorale di Badia Tedalda anche se non proprio a Ca' Raffaello. Un punto di riferimento per la chiesa proprio per il suo ruolo di  "missione" in quello spicchio. Tanto che qualcuno fa risalire a lei segnalazioni addirittura precedenti la scomparsa della donna su quanto stava succedendo nel paese: ma è un dato, specie relativo ai giorni o ai mesi precedenti la sparizione, che viene assolutamente negato da fonti vicine alla Diocesi. Proprio a lei sarebbe arrivato il quarto sms inviato dal cellulare di Guerina il 25 luglio con lo strano messaggio in un italiano stentato. "Tu parli male di uomo di Dio, mentre io sono scappata con il mio amoroso".

Il resto è mistero, il solito mistero inestricabile. Che nei giorni scorsi aveva visto il Pm mettere sotto torchio il marito della donna. A varcare la soglia dell’ufficio del pm Marco Dioni stavolta è stato il marito di Guerrina Piscaglia, Mirko Alessandrini, già ascoltato nei giorni scorsi.E' stato ascoltato come testimone informato dei fatti. E testimone e non indagato è uscito dalla procura anche se il suo racconto di Mirko non è stato così inequivocabile.

Sarebbe caduto in numerose contraddizioni, specie sugli orari del primo maggio, giorno della sparizione della moglie. Ma forse indecisioni legate al fatto che sia confuso e non già che abbia nella vicenda un ruolo diverso. Poi la battuta partita che venerdì mattina non ha portato a grandi esiti,malgrado lo sforzo dei carabinieri, degli agenti del corpo forestale guidati da Alberto Veracini, della polizia provinciale e dagli uomini della protezione civile. Hanno passato al setaggio  i boschi, il Marecchia, le aree adiacenti ai ponti. Di Guerrina nessuna traccia.

E sotto analisi anche una coperta sequestrata in canonica. Il sospetto è che contenga tracce biologiche. E anche tracce  di un’eventuale relazione sentimentale consumata in canonica e finora sempre negata. E pare che pure nell’auto sequestrata possano esserci tracce di questo tipo.