Dramma Cadla, l'assemblea conferma le tappe della crisi: dalla solidarietà alla cassa integrazione per 800 persone, negozi in chiusura, tredici fuori dalla Conad. Stipendio di luglio ridotto

Venerdì anche l'incontro in Regione. Nessuno spiraglio per i dipendenti del magazzino dall'ennesimo incontro con la proprietà

I dipendenti della Cadla

I dipendenti della Cadla

Arezzo, 31 luglio 2014 - Continua l'odissea della Cadla e della DueGi. L'assemblea di ieri non ha fatto cheblindare quanto era emerso il giorno prima dalla trattativa in corso nei saloni della Confcommercio. Intanto le novità che riguardano i negozi. Quelli che andranno a Conad Umbria non sono 10 ma 8, tutti nell’area geografica dove insiste il gruppo della grande distribuzione. Fuori dal giro ne restano dunque 13 negozi per i quali è partita una trattativa individuale. Già in corso contatti definiti importanti. Si tratter. Conad comprese, non  di cessione ma di affitto di ramo d’azienda. Già attivata la richiesta di cassa integrazione con decorrenza dal primo agosto, venerdì, per tutti i dipendenti DueGi e Cadla, circa ottocento persone. Perquelli dei negozi che passano di mano, dovrebbe trattarsi di un periodo breve, in attesa della riassunzione da parte di Conadi. E’ possibile che alcuni punti vendita restino aperti anche dopo il primo agosto ma al massimo fino alla metà del mese. Gli stipendi di luglio non saranno pagati integralmente causa mancanza di liquidità. Ai lavoratori verrà versato circa l’80% del dovuto, con un forfait di mille euro per gli addetti a tempo pieno. La parte insoluta finirà nella partita del concordato. Il gruppo Giannetti non è in grado di garantire in busta paga la somma derivante dalle detrazioni del modello 730 (mutui e quant’altro), in pagamento a luglio. Quanto alla Cadla, nessuno spiraglio all’orizzonte. Si aspettano solo il concordato e l’arrivo del commissario. 

Intanto diventa permanente il tavolo di crisi in Comune. In settimana incontri per la cessione dei punti vendita a Conad Tirreno e Conad Umbria. Il 1 agosto vertice in Regione. 

“Siamo sotto terra ma la testa è ancora fuori e ci impegneremo per trovare una soluzione”. Un rappresentante della Rsu Cadla ha raffigurato così la sua situazione e quella dei suoi colleghi stamani in palazzo comunale. “Gli ultimi due mesi sono stati umilianti: al lavoro per fare poco o nulla. E questo mentre a dicembre facevamo ancora gli straordinari e la crisi non era prevedibile. Qualcuno ha detto che questa storia è emersa quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla. Bene, deve esser chiaro che noi nella stalla ci siamo ancora e vogliamo rimanerci”.

E il sindaco Giuseppe Fanfani ha sintetizzato il programma di tutti per i prossimi giorni: “Questo tavolo in Comune sarà permanente. Soprattutto in questa prima fase e, in ogni caso, io sarò in Comune per l’intero mese di agosto. Questo tavolo rappresenta la città e quindi il suo sistema istituzionale, economico e sociale e conferma che tutti vogliamo e dobbiamo lavorare insieme. E tra i primi compiti abbiamo quello di verificare, a livello regionale, le possibili soluzioni in modo particolare per il magazzino Caldla. Infine dobbiamo seguire con attenzione le procedure ministeriali in caso di attivazione della cassa integrazione”.

Questa sarà una settimana particolarmente intensa, con le due trattative in procinto di chiudere: una con Conad Tirreno  per 15 punti vendita e una con Conad Umbria per otto. “Da queste trattative – ha detto Sereni – rimarrebbe fuori una dozzina di negozi di piccole e medie dimensioni ma, soprattutto, la piattaforma Cadla di San Marco, visto che le due Conad hanno già le loro analoghe strutture. Inoltre c’è da affrontare il problema dei fornitori locali di Cadla che sono fortemente a rischio e per loro ci stiamo attivando con le Camere di Commercio di Livorno e Perugia”.

Il Segretario provinciale della Cgil, Alessandro Mugnai, ha quindi sottolineato i numeri di questa vertenza: “197 addetti Cadla, 600 DueGi e circa 300 dell’indotto. Appare evidente che il sistema Conad non è in grado di garantire il complesso assorbimento del personale. Dobbiamo quindi operare per la tutela dei lavoratori, nella consapevolezza della loro professionalità e delle potenzialità, chiunque siano gli acquirenti dei negozi DueGi, della piattaforma Cadla”.

Marco Salvini, Segretario provinciale della Cisl ha evidenziato “come sia importante mantenere al massimo l’unità dei negozi, dei magazzini e dell’indotto. Dobbiamo evitare lo “spezzatino” anche aprendo un’unica procedura di cassa integrazione”.

Marco Conficconi, Segretario provinciale Uil ha aggiunto: “Per noi l’azienda è indivisibile ma dobbiamo ammettere che questo tema non è più sul tavolo. Occorre un impegno regionale nella trattativa con Conad Umbria e Conad Tirreno. E un sostegno dei parlamentari al momento dell’attivazione delle procedure di cassa integrazione”.