Trasporto pubblico, tutto da rifare: il Tar boccia entrambi i rivali. E addio nuovi mezzi

Clamoroso punto e a capo sul bando. Offerte incomplete da parte di tutti e due i candidati: cade l'aggiudicazione a Ratp ma Mobit non può subentrare

Autobus

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Arezzo, 28 ottobre 2016 - Trasporto pubblico punto e a capo. Alcune indiscrezioni già indicavano che sarebbe stata annullata dal Tar la gara regionale per l'assegnazione del trasporto pubblico su gomma in tutta la Toscana. Ora arrivano le conferme. Che azzerano la gara, costringono a ripartire da zero. Portando tra le conseguenze anche il blocco chissà per quanto del rinnovamento dei mezzi, soprattutto sull'extraurbano ormai fondamentale.

Ricordiamo i termini della questione. I contendenti, come noto, erano e sono due: una Ratp, multinazionale francese che aveva vinto l'aggiudicazione in tandem con Autolinee Toscane. E l'altra per l'appunto Mobit, il consorzio di tutte le attuali aziende toscane.

Il Tar ha bocciato i piani economici finanziari dei contendenti: se confermata definitivamente, la notizia rimetterebbe in discussione completamente la gara, pur restando naturalmente in piedi il bando. Fonti regionali finora non si sbilanciavano, anzi invitavano alla prudenza in attesa dell'ufficialità. Ma a questo punto il quadro è chiaro e indica il clamoroso colpo di scena.

"Ambedue le offerte presentate in gara avrebbero dovuto essere escluse per ragioni speculari, attinenti alla medesima fase procedimentale di valutazione delle offerte economiche e, segnatamente, dei piani economico-finanziari presentati dai due raggruppamenti concorrenti a corredo delle rispettive offerte". È questa la motivazione essenziale con la quale il Tribunale amministrativo regionale, oggi, ha annullato l'assegnazione per i prossimi 11 anni del servizio unico del trasporto pubblico in Toscana.

Cade l'aggiudicataria definitiva, vale a dire Autolinee Toscane del gruppo francese Ratp, ma al contempo le toghe amministrative hanno accolto anche il ricorso 'incidentale' dei transalpini, citando il difetto fondamentale dei parametri economici e bancari presentati anche dal consorzio Mobit. I criteri finanziari, e' stato ripetuto nella sostanza, sono imprescindibili in base allo stesso bando di gara indetto dalla Regione Toscana per accollarsi l'investimento richiesto da palazzo Strozzi Sacrati.

Una considerazione quella del Tar che non lascia adito a molti dubbi: "In accoglimento tanto del ricorso principale (quarto motivo)- si legge nella sentenza- quanto di quello incidentale (quinto motivo), gli atti e provvedimenti impugnati vanno dunque annullati, a partire dall'aggiudicazione disposta in favore della controinteressata Autolinee Toscane, la cui offerta non corrisponde ai requisiti stabiliti dalla legge di gara".

Non diversamente, aggiungono, "e' a dirsi per l'offerta presentata dalla ricorrente principale Mobit, la quale avrebbe dovuto essere a sua volta esclusa e non puo', pertanto, subentrare nell'aggiudicazione".