Piazza Viva Maria? No "Insorgenza anti-giacobina": e anche il centrosinistra dice sì

La proposta aveva scatenato la protesta della comunità ebraica e una lettera al sindaco del presidente Di Segni. Le perplessità degli storici

Il cambiamento di nome della piazza

Il cambiamento di nome della piazza

Arezzo, 25 luglio 2017 - Un luogo per il "Viva Maria" no, uno dedicto all'"«Insorgenza aretina anti giacobina del 6 maggio 1799» sì. Tutto con un atto di indirizzo, approvato con 19 voti a favore,quindi anche con l'appoggio di una parte dell'opposizione.

E tutto su una questione che aveva scatenato la protesta della comunità ebraica: avevano scritto una lettera sdegnata al sindaco per contestare la proposta lanciata dal consigliere della Lega Nord, Egiziano Andreani.

Motivo? «La giunta potrebbe essere responsabile di un atto gravissimo: vi chiediamo di fermare questa ed ogni simile iniziativa» avevano scritto. Quell'insurrezione sarebbe infatti sfociata nell’uccisione di 13 ebrei senesi in Piazza del Campo, da qui la rabbia del presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e di Dario Bedarida, presidente della Comunità ebraica di Firenze.

Il luogo dove piazzare la targa sarà probabilmente la Fortezza. Cade dunque il «Viva Maria», resta il titolo «Insorgenza aretina anti-giacobina del 6 maggio 1799». Un giro di parole per aggirare la protesta della comunità ebraica. Ma che comunque lascia in piedi il fronte contrario di gran parte degli storici. Che in quella sollevazione vedono anche la risposta al vento della Rivoluzione Francese: antimoderna e quindi reazionaria, anche se alimentata da molle ben poco ideologiche, dalla fame alla paura.