Carambola e morte a - 8 gradi al Baldaccio, ipotesi velocità e ghiaccio / FOTO

L'auto esce di strada in via dal Borro e si schianta contro un furgone pubblicitario. La vittima si chiamava Mario Caracuta. L'allarme da un vigilante

Mario Caracuta

Mario Caracuta

Arezzo, 9 gennaio 2017 - Un'altra tragedia della strada, la seconda vittima del 2017. Stavolta alle porte del centro, all'incrocio tra via Alessandro dal Borro e viale Cittadini, all'altezza del sottopasso.

L'incidente è avvenuto intorno all'1.20, a dare l'allarme è stato un vigilante che si trovava in zona. Mario Caracuta, un giovane di 33 anni residente ad Arezzo, ha perso la vita nello schianto contro un camion vela, uno di quei furgoni pubblicitari che di giorno girano la città con i loro messaggi promozionali e di notte vengono parcheggiati ai lati delle strade.

L'auto, una Mini One di colore chiaro, proveniva da via Alessandro dal Borro, quando, all'altezza del sottopasso e dell'innesto in viale Cittadini, è uscita fuori strada. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia, intervenuta sul posto unitamente ai carabinieri, il giovane ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato contro il furgone pubblicitario posteggiato davanti al sottopasso.

Da una prima ricostruzione, dovrebbe aver battuto sul cordolo spartitraffico che divide la sede stradale da una piccola area di sosta proprio laterale ed essersi impennata, per poi  andare a sbattere con violenza sul retro di un furgone "vela", che nell'urto è rimbalzato contro un altro furgone quasi gemello parcheggiato proprio davanti.

L'auto con il giovane alla guida si è come rovesciata, rimanendo con il muso nella direzione di via Alessandro dal Borro. Il trentenne, nel terribile impatto, è rimasto incastrato all'interno. Il destino e la carambola hanno voluto che l'impatto fosse pieno con il lato sportello del giovane: non a caso la parte frontale della macchinan è pressoché intatta. Era l'1.20 quando l'allarme è partito da una guardia giurata e i vigili del fuoco, accorsi sul posto, hanno dovuto lavorare fino quasi alle 4 per liberare il corpo del ragazzo.

Sul posto il 118 arrivato dal San Donato dopo l'allarme lanciato dal vigilante. Per il 33enne, rimasto incastrato nell'abitacolo della macchina e liberato dai vigili del fuoco, non c'è stato niente da fare. Al momento dell'incidente la temperatura era sotto lo zero, non è chiaro però se l'auto abbia trovato ghiaccio sul fondo stradale. E' comunque una delle ipotesi che si fanno, lastre vere e proprie sull'asfalto non c'erano ma semmai una condizione in grado di diminuire l'aderenza del mezzo alla strada. Ma la polizia è al lavoro anche sull'ipotesi della velocità, almeno come concausa dell'incidente.

E'  stato il carro funebre della Misericordia a raccogliere i resti del povero giovane, mentre alle sue spalle sono proseguiti i rilievi e la ripulitura della sede stradale. La vittima, che era di origini pugliesi ma viveva ormai da anni qui ad Arezzo lascia la fidanzata, alla quale era legato ormai da anni, e una bella famiglia, molto unita.

L'incidente è avvenuto pochi metri prima del punto nel quale nell'ottobre 2015 aveva perso la vita un giovane bengalese di 20 anni, nell'incidente in cui era rimasto coinvolto insieme al fratello. Loro si erano andati a schiantare in via Cittadini sul muro laterale che costeggia la ferrovia, stavolta la corsa della Mini si è interrotta prima, dal lato opposto della strada.