Caos Arezzo, Gravina: ai giocatori chiedo la disponibilità a finire il campionato

Il presidente della Lega pro: non basta una partita. Sulla situazione: "Mai trovato tante resistente come ad Arezzo"

Il presidente Gravina

Il presidente Gravina

Arezzo, 22 febbraio 2018 - «Il caso-Arezzo? Senza fare riferimento a nessuno stiamo trovando difficoltà e resistenze come non è stato in altre piazze, in ogni caso prima di tutto io devo tutelare gli interessi della Lega Pro e di tutti i club: la mia principale preoccupazione è salvaguardare la competizione sportiva e su ciò stiamo dirottando le nostre energie». È quanto ha dichiarato il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina a margine del raduno degli arbitri di categoria e della cerimonia di consegna oggi a Coverciano del 'Premio Colosimò.

«Sta aumentando la consapevolezza che nel nostro mondo c'è bisogno di alzare sempre più l'asticella della qualità per quanto riguarda chi acquista quote dei club e in proposito è già partita la selezione - ha aggiunto Gravina -. Dispiace per la città di Arezzo e altre realtà che soffrono, stiamo prendendo dei provvedimenti e abbiamo incontrato il sindaco e l'assessore allo sport della città toscana che si stanno adoperando per trovare una soluzione. Incontriamo come detto delle resistenze facilmente intuibili, ma la Lega Pro non ha alcuna intenzione di derogare all'applicazione di alcune regole fondamentali per l'equilibrio e la salvaguardia della competizione sportiva». Per quanto riguarda lo svolgimento o meno della prossima gara Arezzo-Livorno, Gravina ha annunciato che verrà deciso «sulla base dell'accettazione da parte dell'Associazione calciatori di un percorso condiviso da Lega e amministrazione comunale. Se non sarà così mi riserverò di prendere una decisione entro oggi. Ai calciatori comunque non chiedo la disponibilità per domenica ma per tutto il prosieguo del campionato, ho bisogno di avere la garanzia che la stagione si concluderà regolarmente».

Quanto ai possibili rimedi per evitare il ripetersi di situazioni simili, il presidente della Lega Pro ha ribadito che «sul passaggio di quote societarie non possiamo incidere, perché rientra nel diritto civilistico, ma abbiamo proposto di accorciare i tempi, da 30 a 7 giorni, per verificare l'onorabilità dei nuovi soggetti. E auspico che il sistema calcio riesca a trovare più sostenibilità di sistema e questo vale per tutte le categorie».