Rapina, scandalo telecamere: a S.Zeno su 30 solo 2 in funzione. Banditi col walkie-talkie

Indagini frenate dai limiti della videosorveglianza a San Zeno. Controlli in tutta la città. I banditi erano mascherati. (Foto dal film "The Town"). Il racconto in presa diretta

Banditi in maschera

Banditi in maschera

Arezzo, 29 luglio 2016 -  Sono sempre in fuga i banditi che mercoledì hanno assalito la Sicam armati di mitra e pistole, e coperti con maschere e parrucche. Un colpo ben organizzato. che ha fruttato un bottino che secondo gli investigatori si aggirerebbe sui 350 mila euro, secondo i soci inferiore, forse intorno ai duecentomila euro.

A riprendere il colpo, messo a punto in appena 15 minuti, le telecamere a circuito chiuso dell’azienda orafa di San Zeno. Insieme al video le testimonianze dei cinque dipendenti che alle 6.30 erano davanti alla ditta per aprire, come ogni mattina, e chesi sono ritrovati legati in una stanzetta. Tutti tranne uno, clo stesso che, nonostante le minacce e le percosse, ha avuto il sangue freddo di negare di essere in possesso delle chiavi della cassaforte.

I cinque furfanti si sono mossi all’interno parlando tra loro italiano e comunicando attraverso walkie-talkie con l’esterno. Gli investigatori stanno mettendo a setaccio le immagini delle telecamere in tutta la città. Perché delle trenta telecamere montate a San Zeno, solo due sono funzionanti. Una beffa. Telecamere non funzionanti, o con risoluzione pessima. 

COSI' IL COLPO. Rapina a mano armata alle 6.30 dell'altra mattina ai danni di un'azienda orafa di San  Zeno: quattro banditi si sono infilati nella ditta Sicam al momento dell'ingresso dei dipendenti, armati di tutto punto di fucili e pistole.

Mascherati da carnevale, guanti e parrucche per nascondere la loro identità. Gli hanno intimato di entrare e dentro si sono fatti aprire il caveau, riuscendo così a portare via un bottino stimato intorno ai 350 mila euro in oro e argento.

I sei dipendenti sono stati legati per evitare potessero dare subito l'allarme e qualcuno ha ricevuto anche calci e schiaffi.

Alle spalle dei banditi sembra ci fossero anche dei complici  su un'altra macchina a fare da palo. Le telecamere hanno ripreso tutto ma i banditi erano, dicevamo, perfettamente mascherati. Anche le auto risulterebbero dotate di targhe rubate. 

Il colpo è stato completato in meno di un quarto d'ora. Sul posto i carabinieri che conducono le indagini per scoprire i responsabili di questo ennesimo assalto ai danni del settore orafo. Un assalto armato, un po' sullo stile di quello che era successo qualche mese fa a Manciano: e che di colpo riapre le paure di un settore perennemente sul filo.