Ciclismo, ultime decisioni: stagione stop fino al 1 giugno e stagione fino a novembre

La riunione in conference call del consiglio Federale

Una gara juniores

Una gara juniores

Roma,1 Aprile 2020 - Si è riunito oggi mercoledì primo aprile in conference call, il consiglio federale della Federciclismo per affrontare i problemi legati all’emergenza sanitaria.

Alla fine reso noto il comunicato in cui si precisa “che le gare sono sospese fino a tutto il mese di maggio e che è stato ipotizzato per quanto riguarda i calendari, di allungare la stagione agonistica fino al mese di novembre, considerate anche le condizioni meteo verificatesi in analogo periodo negli anni passati nel nostro Paese.

E’ seguita un’ampia e partecipata valutazione della situazione attuale da parte dei Consiglieri, che hanno sottolineato la necessità di sostenere le società e i calendari nel momento che si presenteranno le condizioni di riprendere l’attività.

Ora si seguono le situazioni su più scenari. La Federazione – prosegue il comunicato - per quanto riguarda gli aspetti economici, ha inviato al Ministero, tramite Sport e Salute, un dettagliato report sui danni derivanti dal blocco dell’attività. Danni per ora ancora difficilmente quantificabili, data l’incertezza sul ritorno alla normalità, ma di cui è possibile fare una prima stima. Per questo motivo la Federazione, attraverso i propri Comitati Regionali, ha avviato un dettagliato monitoraggio delle necessità e delle difficoltà del territorio.

L’annullamento delle gare anche nei prossimi mesi provocherà il blocco di circa 1600 gare, con un possibile mancato introito di tasse federali di circa il 50% rispetto a quanto preventivato, oltre alla forte sofferenza da parte di tutte le società sportive per l'indotto legato alla organizzazione degli eventi (palchi, transenne, cambio ruote, amplificazione, produzioni televisive, personale addetto alla gestione ed alla sicurezza degli eventi).

Da valutare, dal punto di vista federale, anche il calo delle affiliazioni e dei tesseramenti per il resto della stagione e sicuramente per il periodo di lockdown. Così come i mancati ricavi derivanti anche dal calo degli sponsor e, per le società sportive, dei contribuiti da parte degli enti locali.

Per prevenire la disaffezione e garantire la riformulazione di un calendario, la Federazione si impegna, comunque, a sostenere le società a continuare la propria attività anche per la stagione 2021 e sta valutando una serie di iniziative che saranno rese note una volta terminata la ricognizione dei Comitati Regionali, ma che è già stata quantificata, ad oggi, in un importo di circa due milioni di euro”.

Infine il lungo comunicato si conclude ricordando che la “Federazione, nel comunicare al Ministero dello Sport, per tramite del Coni lo stato attuale dei danni derivanti dall’emergenza, ha avanzato anche una serie di proposte utili per riattivare il motore economico del settore: - l’attribuzione di un credito d'imposta del 20% (al pari di quello riconosciuto per gli affitti commerciali) da riconoscere agli sponsor, oltre all’attuale detrazione fiscale del costo sul restante 80% della sponsorizzazione. Il provvedimento, da estendere a tutto il mondo sportivo, deve trovare applicazione in ambito giovanile, dilettantistico e professionistico a condizione che venga confermato (o incrementato) il 100% dei contributi di sponsorizzazione già stanziati per l'anno 2020. - consentire l’accesso alla cassa integrazione da parte degli atleti professionisti con contratti di importo lordo inferiore a 50 mila euro. - creazione di un fondo “Salva ciclismo” attraverso la destinazione del 1% delle scommesse sportive o almeno dell’ammontare delle giocate dirette sul ciclismo.