Automobilismo, Fabio Ricci torna in pista con la Formula Junior

Il pilota sarà a Varano il 15 aprile con la sua monoposto da 90 cavalli

Il pilota Fabio Ricci

Il pilota Fabio Ricci

Pisa, 19 marzo 2018 - E' un pisano con il pallino delle quattro ruote che a bordo della sua monoposto vuole arrivare lontano. Il pilota cinquantenne Fabio Ricci continua la sua corsa verso il successo italiano nella Formula junior. Insegnante di sostegno all’istituto alberghiero “Matteotti” di Pisa e padre h24, Fabio non ha molto tempo da dedicare a sé ma non rinuncia al volante in alcun modo. Trascurare il suo veicolo fiammante non è contemplato dal pilota di Montemagno che a breve partirà per la prima tappa della nuova stagione di gare veloci.

Fabio, è pronto per la partenza?

“Assolutamente sì. Quest’anno la stagione inizia il 15 aprile a Varano e mi sto già preparando al meglio per segnare una buona prestazione. In programma per la stagione 2018 di Formula junior ci sono 12 gare su sei circuiti (Magione, due a Varano, Pavia, Monza e Cremona, ndr) e sono piste che vorrei conquistare. Lo scorso anno ho partecipato a quattro gare del campionato italiano correndo a Monza, Varano e Cremona e devo dire che non sono andate male”.

Su quale vettura salirà?

“Gareggio con una monoposto costruita da Cavallini, che monta una meccanica Fiat 1200. È un veicolo che pesa 380 chili e che ha un motore di 90 cavalli con una velocità massima di circa 220 chilometri all’ora. È la mia fidata compagna di corsa”.

Ha sempre partecipato alla Formula junior?

“In realtà ho iniziato a correre come navigatore nei rally. Avevo 20 anni. Ho cominciato nell’88 e non ho mai smesso fino al 2014. Per me sono stati anni indimenticabili. Come copilota ho vinto nel 2002 il trofeo Seat, poi nel 2003 il campionato italiano due ruote motrici. Nel 2004 sono stato copilota nella squadra Peugeot e prima ancora, negli anni ’90, ho partecipato anche agli europei. Poi nel 2016 ha acquistato questa monoposto e ho iniziato a gareggiare nella formula junior.

Come riesce a collegare la sua professione, il suo ruolo di capofamiglia e le corse?

“È difficile. Voglio trovare il tempo per tutto e, anche se a fatica, devo riuscirci. Purtroppo la mia famiglia non mi può seguire, ma mi stanno sempre accanto due grandi amici Fabio Contini e Sandra Battista che sono i miei angeli custodi quando sono in pista. Penso sempre ai miei figli che, come diceva Enzo Ferrari, sono un secondo in più a ogni giro: sono tutto per me”.

Quale obiettivo vuole raggiungere in questa stagione?

“Piazzarmi tra i primi dieci sarebbe un gran risultato. È complicato ma la determinazione non mi manca”.

Michele Bulzomì