La Roma campione ritrova il grande umbro: Leonardo Spinazzola

Il cursore di fascia ha giocato una mezz'ora di ottimo livello contro il Feyenoord, contribuendo al successo dei giallorossi di Mourinho

Leonardo Spinazzola

Leonardo Spinazzola

Foligno (Perugia), 26 maggio 2022 - Il calciatore sempre capace di rialzarsi dalle tante, troppe cadute, è finalmente tornato: Leonardo Spinazzola, in campo nel finale di Fiorentina – Roma dieci mesi dopo la rottura del tendine d’Achille agli Europei, al 22’ della ripresa di Roma - Feyenoord è entrato sul terreno di gioco a Tirana, per sostituire Zalewski. La prima storica Conference League, il trofeo che grazie alla dialettica ineguagliabile di José Mourinho, ha assunto importanza quasi pari alle altre coppe, è anche del cursore umbro, classe ’93.

Che è rinato per l’ennesima volta dalle proprie ceneri, come l’Araba Fenice, l’uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte e, proprio per questo motivo, simboleggia anche il potere della resilienza, ovvero la capacità di far fronte in maniera positiva alle avversità, coltivando le risorse che si trovano dentro di noi. Uno spezzone di gara molto positivo, visto che l’atleta di Foligno ha giostrato da protagonista, con corse lungo la fascia da stropicciarsi gli occhi, che hanno fatto esclamare a più di un addetto ai lavori “è tornato, è veramente lui”.

Una mezz’ora di partita che ci voleva e che, oltre a far contenta la Roma, fa felice pure il commissario tecnico Roberto Mancini e l’intera Nazionale azzurra. “Penso che domani quando vedrò Roma piena realizzerò; sono felice perché in un mese ho fatto tutto – le sue parole a Dazn –: è stupendo alzare un altro trofeo. È un’emozione bellissima, ho sofferto con tutta la mia famiglia, con lo staff medico e gli amici ma l’importante è stare qui con il sorriso e con la Coppa. Abbiamo lottato, tutti insieme”. E ai microfoni di Sky ha aggiunto. “Roma è campione e questo è l’importante.

È una cosa grandissima, stupenda. È per tutta questa bellissima gente. Prima durante e dopo l’infortunio mi hanno dato affetto e anche stasera sono stati fantastici. Momento di ripartenza per il calcio italiano? Penso di sì, ma anche con l’Italia ci rialzeremo perché abbiamo le basi per farlo. Questa è una cosa grandiosa. Il ritorno a Roma? Per fare cinque metri ci metteremo due ore... Ma abbiamo vinto per poter abbracciare tutto il popolo romano”.

Il giocatore a cui Juventus e Inter non hanno creduto, la prima mandandolo in prestito e infine cedendolo, la seconda annullando lo scambio con Politano proprio all’ultimo istante, intende riprendersi tutto quello che sin qui il destino gli ha negato, con infortuni gravi e acciacchi a ripetizione. E l’Umbria, la sua terra d’origine, non può che gioire assieme a lui. La Roma ha vinto evviva la Roma, ma soprattutto evviva Spinazzola che ha contribuito al successo continentale e, ne siamo certi, darà il suo apporto fondamentale alla formazione capitolina e all’Italia.