Blu Volley Quarrata, colpo di scena: Emanuele Ferri dà le dimissioni da diesse

Lo storico dirigente lascia per divergenze di vedute con presidente e direttore generale nella costruzione delle varie squadre. In B1 avrebbe cambiato coach

Dopo un quarto di secolo, Emanuele Ferri dice addio (o arrivederci?) a Quarrata

Dopo un quarto di secolo, Emanuele Ferri dice addio (o arrivederci?) a Quarrata

Quarrata (Pistoia), 20 maggio 2020 - Colpi di scena (in periodo di pandemia). La precedente intervista a inizio mese: “All’80 per cento la squadra per la prossima stagione è già fatta nelle nostre teste”. Parlava al plurale, in modo anche entusiasta, Emanuele Ferri, allora direttore sportivo del Blu Volley Quarrata oggi dimissionario dall’incarico in un club che ha contribuito a far grande in un quarto di secolo di onorata attività, dapprima ricoprendo il ruolo di presidente e poi quello di diesse appunto. Un comunicato societario (“La società con molto dispiacere comunica di aver ricevuto le dimissioni del Ds Emanuele Ferri per divergenze tecniche. La porta per Emanuele, che ha scritto la storia della società, sarà sempre aperta”) ha squarciato il cielo quarratino.

I bene informati sussurrano di un Ferri che avrebbe voluto cambiare la guida tecnica della formazione capofila, di B1, dopo tanti anni di gestione-Torracchi: niente di personale con il grande Davide, il “Ferguson” della pallavolo, ma una maniera per cercare di dare nuovi stimoli all’ambiente portando un grandissimo del volley toscano nella città del mobile: il fiorentino Andrea Picchi. L’idea, però, non combaciava con quella del presidente Stefano Ostento e del direttore generale Francesco Tempestini, che hanno preferito rinnovare la fiducia a coach Torracchi, specie di questi tempi difficili, di uscita dalla pandemia di Covid-19.

Lui, Ferri, non fa nomi e cognomi, ma si fa intendere parlando senza acrimonia, perché al di là delle divergenze momentanee la stima, il rispetto e l’amicizia di fondo restano immutati. “Una decisione come questa era nell’aria – sorprende tutti con la premessa –: era un po’ di tempo che non riuscivo più ad allestire le squadre che avrei voluto allestire. Tutti conoscete il mio modo di agire, andando rapidamente sugli obiettivi desiderati. Ottenevo il via libera per contattare tecnici e pallavoliste, poi c’erano dei ripensamenti, ma intanto la faccia ce l’avevo messa io. Allora meglio lasciare, meglio prendersi un periodo di pausa. Al momento, pur restando tifoso di questo club, non mi rispecchio più nella politica societaria”.

Un tempo tifoso de Lo Sperone poi Pistoiese, atleta e dirigente del Lucky Volley, favorì la fusione di quest’ultimo con Quarrata. Da lì gli anni di presidenza, con un ciclo che partì dalla Prima Divisione provinciale per arrivare alla B2 nazionale, e quelli da direttore sportivo, con un’altra splendida scalata dalla Prima Divisione addirittura alla B1. “La mia squadra del cuore, il ‘dream team’, resta quella con Baldi, Mosi e Innocenti, che dalla serie D giunse alla B2. Anni bellissimi, stagioni favolose e gran parte delle giocatrici pistoiese”. Conoscendolo, il suo non è un addio: è piuttosto un arrivederci. Sarebbe sbagliato perdere una simile persona, mai personaggio: il volley, tutto (non solo quello pistoiese), ne risentirebbe. Allora buona estate a lui e al Blu Volley, che d’ora in avanti conterà sull’impegno e le idee, peraltro egualmente eccellenti, di Ostento e Tempestini. A meno di altri colpi di scena…

Gianluca Barni