Vaccini sprint, joint venture di Menarini. Produzione più veloce dall’accordo con Biosynth

Alberto Giovanni Aleotti e Lucia Aleotti

Alberto Giovanni Aleotti e Lucia Aleotti

L’obiettivo è diminuire i tempi di produzione dei vaccini e soddisfare la domanda crescente nel mondo. Per raggiungerlo è necessario studiare e lavorare a una nuova tecnologia che permetta di velocizzare i processi di produzione biofarmaceutica. E’ per questo che il gruppo Menarini ha creato Vaxynethic, joint venture tra la sua controllata Menarini New-Tech e Biosynth, piccola azienda toscana di Rapolano Terme, fondata nel 1988, con una grande esperienza nell’ambito delle tecnologie per la produzione di vaccini coniugati. Sarà la nuova nata a condurre il progetto di ricerca a medio-lungo termine che permetterà di coniugare in maniera più rapida ed efficiente l’antigene con la proteina, che insieme fanno il vaccino, il quale può essere utilizzato anche su bambini e anziani e che dà una risposta immunitaria più prolungata. L’investimento stimato è di 100 milioni su base pluriennale. E’ prevista la collaborazione con altri players presenti sul mercato. «Siamo contentissimi della nascita di Vaxynethic con cui continuiamo a proiettare ancor di più l’azienda verso le tecnologie avanzate», commentano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, presidente e vicepresidente del gruppo Menarini. «Biosynth e Menarini hanno conoscenze tecnologiche complementari e sono entrambe toscane. Un bel segnale della vitalità del nostro Paese».

«Con Vaxynethic – dichiara Massimo Porro, presidente di Biosynth e nuovo ad di Vaxynethic – nasce un progetto interamente italiano che opererà a tutto tondo nel settore biofarmaceutico.

La sinergia permetterà di esplorare i nuovi aspetti scientifici della poli-vaccinologia e della poli-farmacologia attraverso una larga piattaforma tecnologica».

«LA NUOVA iniziativa – aggiunge l’ad – è anche merito di un’altra azienda italiana, la Azimut Global Counseling, che ha inizialmente interfacciato le due aziende con il progetto Libera Impresa e che ha creduto fin dall’inizio nei benefici derivanti dalla complementarietà delle due aziende partecipanti alla joint venture». L’interesse del gruppo Menarini per le alte tecnologie non è nuovo. Nel 2013 ha acquisito la startup Silicon Biosystems Menarini, attiva nella medicina personalizzata, detentrice del «DepArray», un sistema brevettato che permette una precisa analisi delle cellule tumorali rare. Nel 2014 è nata Menarini Biomarkers, che si occupa della ricerca di nuovi biomarcatori per la medicina personalizzata proprio tramite l’impiego del sistema DepArray.