ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Il caso suolo pubblico. Le associazioni: "Giusto agire, ma non tutti sono stati fuori regola"

Confcommercio e Confesercenti dopo il provvedimento del sindaco che prevede la chiusura dei locali non rispettosi della concessione. Pracchia: "Situazione non così grave". Ciacci: "Un tavolo per il 2024".

Il caso suolo pubblico. Le associazioni: "Giusto agire, ma non tutti sono stati fuori regola"

Il caso suolo pubblico. Le associazioni: "Giusto agire, ma non tutti sono stati fuori regola"

Le reazioni, per il momento, sono improntate alla calma e alla ricerca di una mediazione, anche se trapela qualche sorpresa per l’impostazione nella sostanza e nella forma data dalla giunta al provvedimento sul suolo pubblico. "I casi di abuso ci sono ed è giusto che il Comune intervenga, ma non mi pare che la situazione sia così grave", dice Daniele Pracchia, direttore di Confcommercio. E Monica Ciacci, responsabile della sede di Siena di Confesercenti, osserva: "Bene i controlli, anche se undici esercenti fuori regola su dieci ispezioni mi sembrano un po’ tanti...".

È il primo tema sul tappeto, quello delle violazioni. Tre assessori e il comandante della polizia municipale che parlano di "situazione fuori controlli" e appunto di "irregolarità diffuse" sono un messaggio inequivocabile. E l’ipotesi di chiusura per cinque giorni delle attività fuori regola è una svolta decisa.

L’altro tema è quello della fine dei permessi Covid, che hanno provocato la crescita a dismisura dell’occupazione del suolo pubblico. Dal primo gennaio si tornerà al passato, in teoria. Ma qui sta l’altra partita ancora almeno in parte da giocare.

"Aspettiamo il tavolo di confronto per dialogare – afferma Ciacci –, finita l’emergenza è giusto rivedere la situazione. Ma non vorremmo tornare dall’oggi al domani alla situazione del 2019, credo che si possa ragionare su soluzioni intermedie. È un auspicio dei commercianti ma anche dei cittadini".

In generale, sottolinea Pracchia, "credo che non servano drammatizzazioni, ma piuttosto il dialogo. Anche le nuove disposizioni, che non contestiamo perché sono legge, confidiamo che vengano introdotte con sensibilità". Questa è una direzione che anche lo stesso assessore Tucci ha indicato: prima il colloquio e le sanzioni più lievi, ma di fronte al proliferare degli eccessi di occupazione del suolo pubblico, era inevitabile inasprire controlli e provvedimenti, sostiene la giunta.

In attesa della pubblicazione dell’ordinanza del sindaco (a ieri sera ancora non avvenuta), si guarda però a cosa potrà succedere. "Dopo il Covid le occupazioni sono aumentate – dice ancora Pracchia – ma non mi sembra che si sia esagerato come può essere sembrato. Ci sono situazioni, in particolare laddove si rende difficile il passaggio dei mezzi di soccorso, che richiedono un intervento e mi sembra che il corpo di polizia municipale sia molto attento". E a gennaio? "Chiederemo di applicare il regolamento dell’aprile 2022 – osserva Pracchia –, in alcuni casi lo scenario potrebbe prevedere variazioni minime rispetto a oggi, in altre più consistenti, ma sempre gestendo la situazione con calma".

Ed è l’auspicio anche di Ciacci: "Avvertiremo tutti i nostri associati della nuova ordinanza, in particolare del rischio di chiusura in caso di violazioni dell’occupazione del suolo pubblico. Le regole ci sono e vanno rispettate, ma siamo convinti che la gran parte delle attività abbia fin qui seguito correttamente le procedure".