Seconda categoria

Alessandro Caponi torna in panchina dopo 11 anni "Qui si fa calcio vero e non manca niente" .

I veri amori prima o poi ritornano. Anche a distanza di 11 anni, tanti quanti quelli attesi da Alessandro Caponi (nella foto) prima di sedersi di nuovo sulla panchina del Capanne, ambizioso club di Seconda categoria. L’oggi 60enne ex attaccante del Pontedera (e non solo) tutta dribbling e serpentine che ha fatto innamorare e sognare una generazione di tifosi, non ha potuto declinare il corteggiamento dei dirigenti del sodalizio capannese che aveva allenato per 3 anni (ottenendo altrettanti terzi posti in Prima categoria) prima di… appendere la panchina al chiodo e impegnare le domeniche a seguire le partite del figlio Andrea, capitano del Pontedera. Così ha rapidamente ottenuto il patentino Uefa B e si è tuffato in questa avventura dove ha 5 match a disposizione per cercare di portare la squadra alla qualificazione ai play off.

"Dopo il Pontedera – ha detto entusiasta Alessandro Caponi – Capanne è l’ambiente che più ho nel cuore. Qui si fa calcio vero e anche se siamo nei dilettanti, non manca niente. E’ un esempio da cui dovrebbero imparare anche società di livello superiore. Solo qui avrei accettato di tornare ad allenare". Caponi non nasconde riconoscenza verso chi lo ha convinto a rituffarsi nella mischia: "Devo solo dire grazie ai presidenti Carlo Coscetti e Giovanni Di Gianni, al direttore sportivo Andrea Melai e al dirigente Edoardo Badalassi, tutte persone con le quali già ho lavorato 13 anni fa. E qui ho ritrovato anche due miei ex giocatori dell’epoca, come Mirko Di Gianni, adesso mio vice, e Fabiano Macelloni, che ora è il preparatore dei portieri. Sì, è come essere tornato in famiglia".

s.l.

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