Playoff, i conti dei granata. Quanto serve per la certezza

Per la matematica sono quattro o cinque i punti per metterli al sicuro. Cresce la pressione per il Pontedera che deve guardarsi alle spalle. .

Quattro o cinque punti. Sono (sarebbero) questi che ancora mancano al Pontedera per guadagnarsi l’aritmetica certezza di partecipare ai play off. Secondo le stime degli addetti ai lavori toccare quota 51-52 basta per restare nelle prime 10 posizioni. Considerando che i granata sono fermi da due settimane a 47, le restanti 4 partite devono essere sfruttate per colmare la distanza. Ciò significa che tra le gare casalinghe con l’Ancona (domani) e l’Olbia (domenica 21 aprile) e le trasferte di Gubbio (domenica 14) e Carrara (domenica 28) la squadra di Canzi dovrà tenere una media di 1-1,25 punti a partita. Impresa non impossibile visto che in queste 34 giornate è riuscita a viaggiare alla media di 1,38 punti a partita. Certo è che la pressione per questi ultimi 360 minuti di stagione regolare è aumentata, anche perché dietro si sente il fiato sul collo delle altre aspiranti agli spareggi-promozione. Il vantaggio sull’11° posto, il primo per essere esclusi dai play off, e ora occupato dalla Lucchese, è sceso a 4 lunghezze (che in realtà sono 5 perché in caso di arrivo in parità il Pontedera ha gli scontri diretti migliori) mentre i risultati dei recuperi di mercoledì hanno visto il superamento da parte della Juventus NG (2-0 all’Entella) e l’avvicinamento del Rimini (5-0 all’Olbia) ora 10° a quota 44 (ma ieri sera potrebbe essere stato raggiunto dalla vincente di Sestri Levante-Pineto, anticipo in notturna). Va anche detto che con Juve e Pescara a quota 48, Pontedera e Arezzo a 47, c’è ancora tanto da decidere circa le posizioni che vanno dalla 6a alla 9a e con la possibilità di giocare in casa il primo turno per chi arriva 6° e 7°. Domani contro la pericolante Ancona, quintultima con 35 punti ma al momento salva senza i play out per il +10 sull’Olbia, penultimo, i granata si giocano una buona fetta di futuro, con la Juve che riceve il promosso (e rilassato?) Cesena, e, lunedì, il Pescara che ospita l’Entella e la Lucchese l’Arezzo. Dopo due sconfitte e con il traguardo ormai vicino, l’inversione di rotta è auspicata.

Stefano Lemmi

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