Schirò suona la carica: sotto con la Juve

L’ex interista non abbandona il sogno dei play off e considera chiave il prossimo match contro i bianconeri al "Moccagatta"

Kevin Piscopo

Kevin Piscopo

Trentuno presenze, di cui 24 da titolare, un assist e un gol, bellissimo, su punizione contro la Pistoiese. Sono tutt’altro che negativi i numeri messi assieme da Thomas Schirò al suo primo anno nel calcio dei grandi. L’ex capitano dell’Inter è riuscito a ritagliarsi ampi spazi nelle rotazioni della Carrarese e, soprattutto con il progressivo addio alla mediana a due giocatori varata già dall’ultimo Silvio Baldini, le sue prestazioni sono cresciute in qualità. Il 4-3-3 tanto caro ad Antonio Di Natale sembra poi calzare a pennello alle sue caratteristiche e non a caso contro la Lucchese, finché almeno ha avuto benzina nelle gambe, è stato uno dei migliori in campo. "Quella contro i rossoneri – dice Schirò – era una gara che sentivamo tutti con un’attesa non indifferente che si è respirata durante la settimana. La squadra ha risposto da par suo sapendo che si trattava della classica partita da dentro o fuori. Non abbiamo sbagliato e abbiamo ottenuto tre punti fondamentali nell’economia della nostra classifica. I nostri ultimi mesi d’altronde sono stati duri e mi dispiace per Silvio Baldini che ci ha sempre messo l’anima, ma non siamo stati capaci di trarre i giusti insegnamenti dagli errori commessi. Adesso c’è Antonio Di Natale che si è calato subito nella parte ed il modo discreto con cui lo ha fatto merita tutto il nostro rispetto, perché si è inserito in una situazione difficile, ma già,dai primi allenamenti ha portato entusiasmo e personalità e si è approcciato bene con noi". Di certo resta l’amarezza per la lunga fase di appannamento che ha compromesso le ambizioni degli azzurri, ma ora restano ancora due gare per cercare un riscatto seppure parziale. "Abbiamo passato un periodo difficile, al limite dell’impossibile tra infortuni e risultati negativi – prosegue il centrocampista di proprietà dell’Inter -. In certe occasioni ci abbiamo messo del nostro, siamo stati troppo remissivi e molli di fronte alle prime situazioni negative che in una partita possono capitare, ma già con la Lucchese siamo stati implacabili senza stare a cincischiare sulle giocate. Ormai non ci sono più tanti i punti in palio, ma non possiamo permetterci più passi falsi, le occasioni buttate sono state già troppe e ci siamo rovinati con le nostre stesse mani. Nel calcio, stagioni come queste possono capitare e non ci si può fare niente se non limitare i danni. Nel mio bagaglio di esperienza cercherò di portare qualche spunto rispetto ad un’annata che mi ha insegnato a non arrendersi e non dare nulla per scontato".