Presunta combine, Massese prosciolta

Il Tribunale federale scagiona la società e il difensore Alessio Mariotti dall’accusa di aver truccato la gara col Viareggio dell’aprile 2019 in serie D

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La Massese è stata prosciolta ma piovono le prime condanne, sotto forma di squalifiche, nel processo sportivo per la “calciopoli“ del campionato di serie D innescata dal Viareggio. E sono pesantissime. A farne le spese è lo Scandicci, che per il presunto accordo con i bianconeri nell’ultima giornata del campionato 2018-2019 (l’incontro finì 0-0, e nei giorni antecedenti gli inquirenti captarono un incontro fra dirigenti nel parcheggio di un hotel a Calenzano), sarà penalizzato di 2 punti nel campionato in corso. Quattro anni di squalifica al direttore sportivo Mirko Garaffoni, colui che, secondo le indagini, incontrò il triumvirato del Viareggio per il presunto accordo.

Anche per i dirigenti di quel Viareggio, oggi defunto, il presidente del Tribunale federale della Figc, Cesare Mastrocola, ha usato la mano pesante. Cinque anni di squalifica, con preclusioni alla permanenza in qualsiasi rango della Figc per Tommaso Volpi; quattro anni al ds Gianni Petrollini e a Sergio Lazzarini. Stessa squalifica anche ai due allenatori che si avvicendarono nella stagione che si concluse con la retrocessione, Andrea Macchetti e Antonio Aiello. Tre anni all’ex calciatore Davide Bianchi. Ma nei tentativi di aggiustare le partite finirono altre società, anche umbre, di quel campionato. Tipo lo Sporting Trestina: per il tentativo di illecito, 5mila euro di ammenda alla società, più inibizione di un anno al presidente Leonardo Bambini e sempre un anno di squalifica al tecnico Enrico Cerbella. Anche la Pianese è rimasta impigliata nella “calciopoli“: per lei 5mila euro di multa e un anno di squalifica per Renato Vagaggini e l’ex allenatore Marco Masi. Squalifica di un anno anche per Claudio Ferrarese del Levico Terme, dirigente contattato dal Viareggio per cercare una mediazione con un avversario.

Massese. Ma, come detto, ci sono stati anche dei proscioglimenti. E uno di questi riguarda proprio la Massese e il suo difensore, di quella stagione, Alessio Mariotti. Era il 14 aprile 2019, serie D (l’ultima in quella categoria): allo stadio degli Oliveti c’era il Viareggio. La Massese era ultima in classifica e senza ormai più speranza. La squadra viareggina invece era ancora in lotta per non retrocedere. E, secondo l’accusa, avrebbe dovuto vincere "grazie" alla complicità del difensore apuano Alessio Mariotti. La partita invece finì in parità (0-0) e Mariotti fu anche sostituito alla fine del primo tempo. Per il tribunale federale non ci fu combine e la Massese e Mariotti sono stati prosciolti dalle accuse.

Tra le società prosciolte c’è anche il Sangimignano, con il tecnico Stefano Polidori. L’ex Aglianese Iacobelli, ora alla Sangiovannese, per omessa denuncia, ha invece patteggiato 4 mesi. Ma nopn è finita. Il prossimo passo sarà l’appello.