Lorenzo cuore di nonna "Ma quanta tensione..."

Musetti piega Alcaraz al sesto match point: primo titolo in carriera per l’azzurro. Maria è felice: "Passeggiavo in casa con tutte le tv accese: ero troppo in ansia"

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Superlativa partita di Lorenzo Musetti che nella finale dei ’Germania Open’ di Amburgo, un torneo ATP 500 sulla terra rossa, in tre set piega lo spagnolo Carlos Alcaraz (classe 2003, numero 6 del ranking e testa di serie numero uno del torneo) per 6-4, 6-7 (6-8), 6-4 al termine di un match di alto livello ed entusiasmante. Un successo, il primo in un torneo così importante, che Lorenzo dedica ai genitori, allo staff tecnico e a nonna Maria, nel cui garage tutto è cominciato 15 anni fa, quando il bambino Musetti aveva solo cinque anni.

Classe 2002, con i 500 punti tedeschi, Lorenzo sale al numero 31 della classifica mondiale e al numero 3 di quella italiana. I due si incontrano per la prima volta nel circuito ATP e l’unico precedente risale al 2020 al Challenger di Trieste dove lo spagnolo si impose per 7-5, 2-6, 6-3. Ma da quel giorno di acqua sotto i ponti ne è passata: all’epoca Musetti era il numero 269 del ranking, mentre lo spagnolo addirittura il numero 314. Il talento carrarese allenato dallo spezzino Simone Tartarini, parte molto bene e pratica un bel tennis, gioca palle deliziose, cambia spesso traiettorie, il pubblico tedesco tifa per lui e Lorenzo ricambia con perle del suo repertorio, costringe lo spagnolo all’errore, gestisce il gioco e la tensione nervosa con personalità.

Ottima partenza per il carrarese che assesta subito un break che lo spagnolo neutralizza immediatamente con un controbreak. Poi ognuno mantiene il proprio servizio fino al nuovo break del carrarese (4-3) che sale sul 5-3. Alcaraz appare in difficoltà, non riesce ad arginare i colpi dell’italiano e la capitolazione arriva poco dopo, al primo set point ben sfruttato da Musetti in poco più di 40 minuti. Bella partenza anche nel secondo set, dove Musetti inizia subito con break, mantiene il servizio e vola sul 2-0. Alcaraz non ci sta, accorcia sul 2-3, impatta sul 5-5 dopo avere annullato due match point a Musetti, e si impone al tie break, rimandando tutto al terzo set. Qui Lorenzo mantiene concentrazione e lucidità, assesta il break al sesto game e chiude sul 6-4 set e partita, come sempre liberando tutta la tensione accumulata e lasciandosi andare ad una gioia immensa ma contenuta.

"Una emozione forte e unica" racconta mamma Sabrina che ha seguito la partita in casa propria mentre papà Francesco l’ha seguita scaramanticamente al mare perché lì aveva già visto i precedenti successi tedeschi del figliolo "Lorenzo c’era con la testa, è stato bravo a non mollare mai e a non dare niente per scontato". Per nonna Maria è stata una maratona: "ho visto la gara da sola in casa, con tutte le televisioni accese, sempre in piedi ho passeggiato da una stanza all’altra per la tensione". Neppure un giorno di riposo per Lorenzo che oggi vola ad Umag, per i Croazia Open, un ATP 250. Maurizio Munda