"Darò tutto me stesso per la Carrarese"

Gabriele Bernardotto è il primo rinforzo per Dal Canto: "E’ un centravanti generoso. Non carichiamolo subito di troppe responsabilità"

di Gianluca Bondeilli

Com’era stato preannunciato è Gabriele Bernardotto il primo rinforzo invernale della Carrarese. L’attaccante romano classe 1997 arriva in prestito dal Crotone dove aveva avuto sinora pochissimo spazio. "Arrivo con tanta voglia di tornare a fare quello che mi riesce e che negli ultimi mesi mi è un po’ mancato: le prestazioni e i gol". Si è presentato così Bernardotto prima del primo allenamento in azzurro di ieri.

"Avevo tante richieste ma questa mi è sembrata la più giusta per me. La trattativa è stata semplice e veloce. La società e il mister mi hanno mostrato subito tanta fiducia e io non ho esitato ad accettare una piazza così importante. Darò tutto me stesso in questi mesi per la società e i compagni. Sono una punta centrale e mi trovo bene a giocare là davanti sia in coppia che da solo. Fisicamente sto bene perché mi sono sempre allenato ed ero a disposizione. Sono pronto a giocare anche subito. L’impatto con questa nuova realtà è stato ottimo. Ho notato una grande organizzazione. Qui ritrovo Pinto, compagno lo scorso anno al Teramo, ma anche tanti altri ragazzi con cui ho giocato contro".

"Bernardotto è un giocatore che conosciamo benissimo – spiega l’allenatore Alessandro Dal Canto –. Lo abbiamo cercato ed è stata brava la società a prenderlo perché aveva molti estimatori. E’ un centravanti di stazza, un giocatore generoso che a Teramo lo scorso anno ha fatto la sua stagione migliore anche a livello realizzativo. Ci auguriamo possa darci una mano ma non lo carichiamo di troppe responsabilità. Non è lui da solo che ci può tirar fuori da chissà cosa. Dobbiamo farlo tutti insieme".

Domenica la Carrarese avrà ancora fuori per infortunio Mercati a cui si aggiungerà l’assenza di Della Latta per squalifica. Proprio il centrocampo potrebbe essere il prossimo reparto da rinforzare. "Stiamo vedendo se riusciamo ad ovviare in quel settore dove adesso numericamente siamo un po’ corti – conferma Dal Canto – ma dobbiamo trovare il giocatore che faccia per noi. Non dobbiamo sperperare in quello che non serve perché non abbiamo bisogno di mettere un giocatore tanto per mettere. Col San Donato gli uomini ci sono. All’occorrenza ho Cicconi che può fare la mezzala con Coccia che dovrebbe rientrare nei disponibili. Con la Recanatese non è stata una catastrofe nucleare ma la squadra deve superare l’empasse nella determinazione degli episodi. Dobbiamo fare una partita giusta sotto quell’aspetto senza star lì a preoccuparci di dover rimediare. L’obiettivo è tentare di continuare a crescere perché la squadra sotto il profilo dell’identità e di quello che produce ha fatto la sua partita anche a Recanati pur subendo oltre misura dove non doveva subire per colpa nostra. Dobbiamo risolverci il problema da soli ma con tranquillità. Ai giocatori dico sempre che una grande delusione va di pari passo a delle grandi aspettative".

"Oggi la squadra non si può permettere di arrivare alle partite tesa. A Recanati – conclude il tecnico azzurro – ci siamo spenti dopo il pareggio quando l’inerzia della gara lasciava presagire altro. E’ stato un black out anche per noi difficilmente giustificabile".