Carrarese, la difesa finisce dietro la lavagna

I veri problemi della squadra, comunque, non sono da ricercare nel reparto arretrato ma nella scarsa produzione offensiva

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di Claudio laudanna

Seconda miglior difesa, 11° attacco. Dopo il ko contro la Juventus Under 23 è stato il reparto arretrato della Carrarese a finire sulla graticola. Il gol preso in contropiede a pochi minuti dalla fine ha ricordato da vicino quello incassato a Como, ma in questo caso in avvio: difesa altissima e una prateria dove l’attaccante di turno può liberare la propria velocità. A ben vedere, però, al netto di alcuni errori di lettura dei singoli, da Imperiale fino al portiere Mazzini, si è comunque trattato di una delle poche disattenzioni del reparto nel corso dell’intero match. In fondo, si potrebbe dire, la difesa ha fatto il suo mestiere senza grosse sbavature fino quasi alla fine della gara e lo ha fatto nonostante l’emergenza continua che va avanti da inizio stagione con i due centrali titolare, Tedeschi e Rota, fuori per tutto l’anno, Murolo fermato in più occasioni da acciacchi vari così come Valietti.

Numeri alla mano finora solo la Pro Patria ha fatto meglio della Carrarese in termini di solidità difensiva, gli azzurri dopo 18 gare hanno incassato solo 15 reti, ben 8 in meno di un anno fa, ma non solo. In 7 occasioni la Carrarese è riuscita a tenere la porta inviolata, in altrettante ha subito una rete e in 4 due. Dodici mesi fa i “clean sheat“ a questo punto del campionato erano 4, ma a Francesco Forte era già capitato di incassare 3 reti in una sola volta in un’occasione e ben 7 volte ne aveva subite due.

Ecco allora che per trovare i problemi di questa Carrarese ci si deve forse spostare un po’ più avanti. Il bilancio rispetto a un anno fa non solo evidenzia la bellezza di 12 reti in meno, ma se si pensa che Infantino ne ha realizzate 9 su 19 fa ben capire come la produzione offensiva azzurra proprio non brilli per varietà.